E c'è la primavera che ti sputa in faccia
Milioni di germogli
E fiori
E semi
E seni.
E ombre nuove brucano l'erba
Vecchia,
C'è un castello di mosche
Su uno stronzo di cane,
I mangiatori di gioventù tentano di sbucciare
Le ginocchia.
Presto verrà l'immensità,
Porterà una mascherà di sale
E per sorriso una curva di schiume.
Anch'io sorriderò,
Sbattendo i piedi fra i suoi denti,
A bracciate nella sua saliva.
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6 commenti:
Un testo di squisita eleganza espressionista.
Si arriva all'ultimo verso felicemente disarmati da tanta violenta bellezza.
L'anonima maiuscola
Ehi! Quando diventerò un poeta famoso ricco pazzo e drogatissimo tu verrai ad aprire i miei reading postumi!
Vada per il famoso, pazzo e drogatissimo, ma... ricco??? ;-)
giusto, quando sei pazzo e drogatissimo, dei soldi non ti freguncazz! :D
Eh no, la tossicodipendenza è uno dei moventi principali nei delitti contro il patrimonio... piuttosto, quando mai s'è visto un poeta ricco?!
ehi, non ho mai detto che i poeti siano solo quelli che scrivono versi :)
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