sabato 26 agosto 2017

Scoiattoli e rami grossi

Buongiorno!
Perché il giorno è sempre buono, o dovrebbe esserlo.
Buongiorno perché è sabato e dovrebbe essere il primo giorno di ferie.
Perché ho dormito, fatto colazione, l'amore.
Buongiorno perché è pieno di cose belle che posso vedere come terribili.
E più sono, più scavano.
Ma ci sono tante cose da fare, prima di stendersi sul fondo.
Reclamando il mio turno, prima di tutti gli altri.
Passando avanti a una fila di vecchietti, di malati, di sfortunati.
Ci sono stanze da sistemare, pulire,
Ragnatele da accarezzare,
C'è un sasso nel giardino, da dipingere.
Un disegno per Emanuela, da finire, e non poter dare.
Un quadro d'alberi per Giorgia che è già tela bianca, in attesa
Uno per Federica che mai dipingerò
Un totem d'albero di dieci metri seccati al sole
Una mezza maratona da tentare e non riuscire
Una cena con Giulia che cucinerò
Un tuffo a schiena, senz'acqua, che ho invidiato
Un volo dalla montagna che mi costerà e non  ucciderà
Un treno che ogni mattina mi passa sopra, e finirà per farmi il solletico
Una notte di birra e stronzate da passare e organizzare
Un libro che non scriverò
Uno che non finirò di correggere
Uno che non vedrò pubblicato
Uno che non leggerò.
E la mia poca voglia di smentire tutto ciò,
Che smentirò.
C'è il tumore di mio padre,
Quello di mia madre,
Quello che non ha ancora mio figlio,
Quello che io cucino dentro, e che aspetta
Come se stesse per salutare.
C'è un mondo brutto, che non si può più cambiare.
Ci sono laghi, una vacanza da fare,
C'è NY, i laghi, le città, il mare lontano
Il disco nuovo dei Queens da ascoltare.
C'è un coraggio che si nasconde dentro le cose da fare.
C'era uno scoiattolo, che si è fatto toccare.
Ora non c'è più e con lui,
Si sono nascosti anche tutti gli alberi,
Con i rami grossi
E il sorriso lieve.


giovedì 17 agosto 2017

Se

Se il pianto è vela
E poi scudiero.

Se il suono
Della foglia a terra
Ancora tiepida d'estate
E' prima sentinella
E poi veliero.

Se un varco di grondaie
Ritaglia nel cielo illune
Un brodo di stelle
Bollite, freddolose e nude
Da spalmare piano
Da cucchiaio a pelle.

Se un'alba non basta
Se non basta un'aurora.

Se una cicatrice sfugge
La carezza
Come il minuto fa con l'ora.

Se la sagoma del pioppo
Agita le braccia
Dal marciapiede alla scodella.

Se nel latte caldo abita
Una pelle che rabbrividisce
Piega e scuote
Ma non si può domare.

Se anche negli errori, 
Nei torti,
Nelle figure di merda,
Nei fiori rubati
Si nasconde il mare.



lunedì 14 agosto 2017

Cocktail di mare


Di ghiaccio un'armata
I fiori del sambuco sciroppati
La griglia graffiata
Gli spari del prosecco stappato
La birra gelata
La coca quasi ghiacciata
Un asciugamano doppio e piegato
Un singolo scomodo divano 
Mai ordinato.
Le zucchine, i datteri, 
Il burrocacao
Una spazzola fucsia che ha pettinato
Una grigia maglietta , 
Che si fa camicia da sonno
I wurstel, la pancetta, il limone,
Le more, la menta, 
Il rum bianco o marrone
Un bicchiere colorato, 
Un carezza fatata, 
Le cannucce, lo shaker,
Gli stuzzicadenti,
Le presine, l'antipuzza
Un mare intero andato a male
Di giumella in giumella
Instancabile, 
Ho già cominciato a vuotare.



Inchiodare il mare

A voler inchiodare il mare 
Domarlo 
Onda schiena all'onda 
Schiuma 
Con una bolla di vapore esploso 
Sospesa 
Fuoco d'artificio congelato 
Senza un buio dove affievolirsi, 

A volerlo inchiodare 
Solo la folgore può: 
Chiodi elettrici conficcati dalla tenebra 
Profondissima e bagliori 
Muti con la gola 
Soffocata di meraviglia. 

Solo in questo mare fermo 
Si corica il bacio distruttore, 
Dorme l'ostrica e la scintilla, 
Germogliano tasche, 
Giostre, cattedrali. 

Senza ruggine, curve, 
Tintinnamenti 
I chiodi per mare spaccano 
La vena 
Del legno 
Del sepolcro 
Di ogni impurità 
Che si farà perla e collana.


lunedì 7 agosto 2017

Fa l'occhiolino


Fa l'occhiolino
Con la faccia intera
Il girasole.


mercoledì 2 agosto 2017

I buongiorni belli


E i buongiorni belli
Con gli occhi grandi
Cominciano con un bacio
Una cazzata
Un rumore di persiana
E quelli di una colazione
Impettita
Tintinnante
Che sale le scale e bussa alla porta
Da dentro
Per entrare nel fuori
Con la faccia di chi
Non ha ragione
Né speranza
Ma ha un torto bellissimo
Da difendere 
E far crescere
Perché diventi meraviglia errante
Con quattro cinque
Stelle in tasca.


martedì 1 agosto 2017

Pipistrelli


Fuochi in Arcadia...
Li abbiamo spenti,
E sputi e battiti d'ali di farfalle
Morte, agitandole.
Distesi, nel mio cortile, 
Osserviamo i pipistrelli.
Sono come quelli
Che paiono stelle solo
Per luce riflessa e solo
Perché si muovono non stanno
Mai fermi non stanno
Mai a farsi guardare. 
Non sono cosi. Posso stare
Fermo sul ciglio
Dell'immensità posso non dire niente. 
Ho tanto dentro come
Il tetto
Che nasconde metá stelle
Quante un secondo infinito
Che non avevamo ancora scorto.



 

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