giovedì 25 agosto 2016

Ragni di tempo


Ho imboccato il viottolo che porta al sonnecchiare,
Il libro cade a terra,
La birra intiepidisce,
L'attenzione scivola sull'ultima frase.
Un precipizio scavato nella sabbia
Per catturare ragni di tempo
E grilli di virtù. 
Non fare, non parlare, non muovere il corpo.
Emidio scrive, io mi riconosco,
Perché come sempre c'è bisogno delle tasche altrui
Per sapere come siamo e cosa
Abbiamo conservato.
Blake canta con una voce che ha pescato da una pozzanghera,
Gettando un verme,
Senza ferirlo. 
Così sono certe giornate: 
Piano 
In apnea 
Strisciano fuori
Sembrano morire e invece
Solo non vanno da nessuna parte.


lunedì 15 agosto 2016

Capriolo...




giovedì 11 agosto 2016

Marmellate

La colazione si annuncia col pacpacpac 
Di un temporale
Burbero e disarmante 
Di metà settimana,
Ha la frangetta della mirabella, 
Le gote rubizze del lampone,
E more trecce annodate sulla nuca, 
Mentre borbotta di doveri e desii.
Porta anelli al miele, vanesia, 
Ma le dita sono chiara seta d'albicocca, le braccia 
Hanno il tono aranciato d'una passeggiata in bicicletta, 
Mancata di poco. 
Preferirebbe trovare Eevee, sul davanzale, 
Si deve accontentare di Raticate nei dintorni, 
Ed è fico lo stesso.


mercoledì 3 agosto 2016

Girandole Subsoniche Untrici e Prudenti



Tralasciare il primo e più onesto disco per mettere il secondo, affettivamente inarrivabile. Spogliarsi per quanto possibile e riempire di foglie di menta una tazzina da caffè ammazzandola appena con una lama (la menta, non la tazzina). Togliersi le lenti a contatto, fare pipì e grattarsi naso e occhi a sufficienza prima delle operazioni preparatorie. Scegliere la pasta meno adatta - le girandole giganti - anche perché penne e spaghetti avevano le farfalle (nel senso di insetto, non di pasta).
Far bollire e ballare già da buncia buncia, fuoco nano per l'olio dove vi si getteranno, fatti a pezzi dopo un colpo di pistola, aglio fresco dell'orto di vostra madre e mezzo scorpio chocolate (non è un animale, ma punge assai anche lui). Mentre mescolate ungendo voi e la tovaglia, ricordatevi che Strade e Discolabirinto le credevate tra le canzoni più belle del mondo e lo credete ancora, e festeggiate ciò con il primo sorso di birra gelata, tanto per essere prudenti riguardo alla prossima prudenza della pietâ'nza. A cottura ultimata, mescolate aggiungendo la menta (senza la tazzina) meglio se menzognera (menta forte) e se il piatto è riuscito mangiate piangendo, pensando al cielo su Torino, mentre albe meccaniche si profilano all'orizzonte.




lunedì 1 agosto 2016

L'alba del lunedì

Guardiamo di sottecchi il fato,
L'orizzonte di case morte,
Il cielo nero sprimacciato dal temporale e
Steso ad asciugare 
Sul cavalcavia.

Da qualche parte arriverà 
Diciamo. 

Senza che la vediamo
Senza far rumore
Senza scarpe, né giunture. 
Né vestiti, o paranoie,
Ci costringe a unire 
Le gocce avanzate al parabrezza,
Trovare un senso
Alle spire di quella serpe 
Che sarà la settimana 
Che ora lei 
L'alba 
Chiama sposa 
Ma noi 
Inquieti 
Sappiam benissimo 
Puttana.



 

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