martedì 30 settembre 2008

Uccelli


Viviamo come uccelli
Che alternano battiti
D'ala e di cuore
Inadatti
Più tacchini che tortore
Zampettiamo
Muovendo più polvere
Che spari.



giovedì 25 settembre 2008

Come spugne


Ti ascolto
Seduto come una canzone triste
O troppo lenta per arrivare alla fine
Io che lento e triste
Non lo sono mai.
Mi insegni ogni volta
Da quanto in alto cade la pioggia
Ma io
Pur strizzando gli occhi come spugne
Non imparo mai.


mercoledì 24 settembre 2008

Più serpi che stelle

Nei tramonti
Non si misura il disagio

Delle nuvole non si governa la circonferenza

Le linee che tagliano il nero
Sono ciò che avanza delle stelle
Mentre strisciano a fatica
Dentro una pozzanghera


lunedì 22 settembre 2008

Immobilità

Mi è rimasta la pace
Sotto le unghie
Dopo aver grattato vie
Etichette e adesivi
Che tenevano insieme le ore

La polvere
Impaziente
Si è scagliata come una belva
Per guadagarsi
La tanto anelata immobilità.

Io non ho fatto altro che girare pagina
Più lentamente
Leggere riga per riga
Senza che l'occhio
Stia troppo vicino alle ciglia.


venerdì 19 settembre 2008

Dalla parte sbagliata


Ti ascoltavo ed era come
Tu mi parlassi dal fondo del mare
scegliendo tra parole
brevi o sdrucciole
che possano infilarsi
tra un'onda e l'altra

Il chiacchierare della risacca
E il profumo di sale
Mi facevano sentire
Dalla parte sbagliata


giovedì 18 settembre 2008

L'ago




Dipingo sulle tele dei ragni
Nature in fin di vita

Cerco di imitare le facce
di una dado troppo veloce

Mi sento un pagliaio
In cerca del mio ago


mercoledì 17 settembre 2008

Variante


Sì dai
I giorni lo sappiamo
Scivolano se si assomigliano
E cadono anche
Dritti nello Ieri
Che non li prendi più.

Così magari ti serve
Un pensiero dolceamaro
Si sa
Ma che almeno l'Adesso
Sia migliore del Prima.


martedì 16 settembre 2008

Dell'altro

Ho studiato al lume
Di lune vuote e piene.
Riducevo tutto a cerchi e triangoli
C'è forse dell'altro?

Eppure non riuscivo a imparare
Che i vampiri sono solo
Buffi animaletti pelosi
Dal sorriso sfortunato.

Non sapevo misurare
La distanza tra fata e strega
Fatta di sole rughe.

Ho sbagliato persino
Nel calcolare l'età
Dell'oro e della pietra.

E mi sono scordato del tutto
Che gli orchi sono uomini
Troppo grandi
E gli gnomi troppo piccoli.

E alla fine anche i luoghi
Lontani sono per me
Irrisolvibili questioni di dimensione.


lunedì 15 settembre 2008

Saliva in coperta




Come se non vedessi
Il sole che mi asciuga le parole
E la pioggia che le lava via
Le stacca
Una a una
Come pesci secchi e schiacciati
Dalla coperta di una nave
Le parole che ho scritto di fretta
Magari pensando
Su carta di vetro
E solo le dita
Lucide di saliva
Avevo per controllare.




giovedì 11 settembre 2008

Rimafore






Mi piace cominciare
Ti ho detto in rima con le lune non piene
Quando ci sono
Da un passo per ogni lungo viaggio
Purché non sia sempre lo stesso.
Tu ricordo
Le chiamasti anafore
E io schietto
E indispettito
Le spogliavo in rime
Leggendo dalla fine.


martedì 9 settembre 2008

Pianezza

Oggi vado piano. Non ho le immagini, non ho le parole. Sono tutte nella borsa, fuori dalla porta e dalla mia portata. Non ho che un piccolo filo di saliva, attorcigliato alla lingua, a far da paciere alle tra le parole che mi sono rimaste in mano, a dibattersi di senso e suoni. Le ho parlate io? O vengono dai futuri pigri, fatti di fuliggine e sbuffi, d'inganni che ho già bruciato? Comunque vada, non sono io, quello che ha parlato.


giovedì 4 settembre 2008

Fotografie


Fotografie
Dai fulmini. Il mais
Già china il capo.


mercoledì 3 settembre 2008

L'inseguimento


E' come una pentola
Un crogiolo
Una mistura paziente di profondità inconfessate
Che resteranno tali
Ma carezzandole
Una piccola pietra
Né sasso, né mattone
Né arma, né ricompensa
Si fa raccogliere
E mettere in parole
Pur continuando
Un'incessante e quieta fuga
Inarrestabile
L'inseguimento
E' tutto del poeta.




martedì 2 settembre 2008

33


Il bello è nel doppio
Nel riflesso
Nella ripetizione
Nell'incontrare su qualche strada un motivo
Plausibile
Per ridere di ogni età
Un motivo intimo
Pescato dal fondo
Sporco e indolente
Come i pesci gatto d'agosto
Lisci e sfuggenti
Che porgono il fianco all'arcobaleno
Non appena guizza il sole.
Mi chiedo se c'è più da costruire
O da dimettere
Più da segnare
O cancellare.
Mentre resto fermo.
Una campana
Nel fango squillante
Del Klondike.


lunedì 1 settembre 2008

Ti chiedo


Ti chiedo saliva
Sudore
Buon umore

Ti chiedo bugie di zucchero
E verità di miele.

Ti chiedo l'affanno
La parte inquieta della tua voluttà

Ti chiedo occhiate che mi disegnino
Peggiore

Sguardi che vestano
Da minuti le ore

Ti chiedo solo
Ciò che so
Ti saprei
Regalare

E i pudori tutti
Affoghino
Senza mai aver
Visto il mare.



 

Il blog di gelo

Salvadeat

Il mostro sul comodino

Copyright 2010 pensieridigelo. All rights reserved.
Themes by Bonard Alfin | Distributed by: free blogger template videobest blogger templates of 2013 | best vpn anonymous best vpn on mac