venerdì 28 maggio 2010

La legge delle isole


La teoria delle isole insegna che nuotano a gruppi
Si tengono per mano quando il mare è calmo,
Chiacchierano sempre d'altro
Sempre a voce troppo alta.
Non sanno che vuol dire
Tenere i fari spenti
Un costume nel cruscotto
Una poesia dentro a un telefono.


mercoledì 26 maggio 2010

Messaggi


In punta di piedi
Si è avvicinato un sogno
Di uno
Che non dorme.

Ha bussato,
Carezzato le parole prima di gettarle
Via
Di nasconderle nei cuscini
Tra le persiane
Sui comodini.

Si è nascosto
Aspettando di tuffarsi
Negli occhi sporchi del sonno
Del buongiorno


martedì 25 maggio 2010

20

S'inginocchia e soffia sulle finestre
Sui lampioni
Sulle lucciole come se volesse spegnerle.
Si alza in punta di piedi
Per stuzzicare i pini.
Soffia nelle mutande
E sulle lenzuola
Senza discrezione
Sparge semi e sbircia dalle serrature
E' uno solo, 
Ma noi diciamo
Che sono venti.


giovedì 20 maggio 2010

Di zucchero

Portavi il buio in una tasca
Nell'angolo
Rannicchiato.

Nell'altra
Si agitava un fremito
Sottratto con l'inganno al collo
Grattato via con un bacio.

Due dita
Ne cercano ancora,
Strusciando l'elastico
Strappando un bottone
Sfondando le porte
Come se 
Di zucchero.


mercoledì 19 maggio 2010

Cipressi


I cipressi
Notturni
Smaniano muovendo i becchi
Le creste
Spargendo la resina al vento
Assieme alla resa
Dei prati
Sconfitti
Dopo il taglio dei denti
Di leone.

E i nonni salutano
L'auto che passa 
In silenzio
Un bastone curvo e forcine,
Lo zio
E' orgoglioso dei pochi successi,
Mi saluta con un ricordo
Doloroso
Mentre sorrido
E resto qua.


martedì 18 maggio 2010

Nebbia di maggio


Nebbia di maggio
Tradisce e cattura
Rane e ciliege


sabato 15 maggio 2010

Agitandosi

Agitandosi
Papaveri sfacciati
Squarciano l'erba


venerdì 14 maggio 2010

La buonanotte


La buonanotte arriva e trotta e sbotta
Voce festosa e muta
Che carezza
Interferenza al sonno
Di brezza sotto la sottana
Di seno scoperto
Di mare nascosto in una fontana.
Ma la buonanotte trotta e scotta e langue
Gozzoviglia e schiuma
Fuori di senno
Se solo diventa
L'osso sano di un sogno.


giovedì 13 maggio 2010

Temporale


Il temporale di ha rubato
Un sogno,
Lo ha seppellito di foglie
Gli ha bagnato i piedi
E la sottana.

Ci ha lasciato la paura
Da salvare
Mentre annaspa nelle pozzanghere
E vicino ai marciapiedi.

Le nuvole grigie
Usano ancora i fulmini
Per grattare la pancia ai prati.


mercoledì 12 maggio 2010

Generazioni


Pupazzi di miele
Storpi,
Marionette,
Ballerini muti,
Favole che hanno messo i denti
E staccano
I capezzoli di madre Meraviglia.

I sogni di zucchero
Sospesi sul cratere
Aspettano pioggia
E vento
E un po' di coraggio.

E verranno
E andranno via con le ciliegie
I petali
Di quel che ci portiamo dietro
Ma non è la nostra ombra.


martedì 11 maggio 2010

Avete


Avete occhi di porcellana
Facce di gomma
Lingue che si ritirano
Fin nello stomaco.

Avete pelle che è stata
Sepolta,
Carne
Che è stata digerita,
Ossa che hanno dentro la cenere
E altra carne.

Avete fame
Freddo
Paura
Tempo
Voglia
E un senso.

Quello che vi manca
E' potervene liberare.


sabato 8 maggio 2010

L'esercito del sabato

Eserciti di bicchieri
Di trucchi
Di bottoni.
Guarnigioni di sigarette e di canzoni.
Morsi di cerniere
Baci da masticare
Capelli soffocati negli abbracci.
Il sabato calpesta i corpi
La notte guarisce le ferite.


mercoledì 5 maggio 2010

Non si dice

Si dice delle fate
Delle gallerie
Delle mosche che volano
Su un oceano.

Si dice senza saperlo
Sconosciuti
Ignari
Presuntuosi
E presunti

Si dice a voce bassa
A bocca chiusa
Punto dalla punta
Della lingua

E quello che si è detto
Tace
Il resto


martedì 4 maggio 2010

Pioggia che parla

Stronzeggio
Rimando
Dileggio.
Il tempo delle sedute si è fatto seduzione.
La cattiveria
Ha regalato la maschera ai poveri.
Le strade hanno indossato la pioggia.
Le nuvole
Insegnano l'onanismo al cielo.
Io mi sono stufato
Parlo alle foglie
Alle crepe
Alle gocce sul cruscotto
Carezzandone i singhiozzi
E l'ilarità.


lunedì 3 maggio 2010

Ti ho rivista

Ti ho rivista
Mi hai cercato
Ti pensavo
Non avevi da dire
Non avevo più specchi
Sentivamo freddo
Fuochi spenti
E tintinnio di bottiglie.
Portavi una nuvola
Affogata nei ricci
Io l'entropia
Di un mappamondo
Nella maglietta sudata.

Mi hai rivisto
Ti aspettavo
Non abbiamo chiuso
Mai la porta
In faccia alle fantasie.
Tu avevi un sorriso
In tasca
Perplesso
Io un ghigno
Nel bicchiere
Stranito.
Avevamo preso
Per mano un ricordo
Da annegare
Nei momenti sbagliati
Per fortuna
E' volato via
facendoci inciampare.


domenica 2 maggio 2010

Ferite


Ferite al petto
Come schiacciare
Con la scarpa un pulcino.

Ferite alle spalle
Arrampicate come serpi
Congelate.

Ferite alle mani
Tagli
Come navi alla deriva
Sul palmo.

Squarci
Fiori slabbrati
Bocche cucite
E poi esplose.

Parole
Alla fine
Ferite di lettere
Sulla pelle
Di quel che abbiamo ancora
Da raccontare.




 

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