giovedì 30 aprile 2015

Interiore


Quando non dormi mai, 
A strappare coi denti la pelle al vecchio 
Giorno
A quello che credi ne rimanga
Mentre è già il seme 
Del nuovo
A farlo in poche parole, poche righe,
Anche una frase soltanto:
Dopo tutto il bene che non hai voluto
E avresti dovuto
Che ti pesa nelle tasche
E quello che non vuoi volere
Che te le ha cucite,
Dopo il bene che vorrai,
Nato morto come tutti i suoi figli
Dopo questo e altro, rimasto
Dentro come interiora
Che non hai il coraggio di.



lunedì 27 aprile 2015

Schegge e caffè


C'è il Giorno 
Che si prepara dietro la finestra; 
Sceglie gli abiti, i rumori da indossare; 
E' nudo, 
Non si vergogna però, 
Né considera le nostre obiezioni, 
Che a volte lo vorremmo via, allontanato, 
Ritardare o nascondersi; 
Altre bramiamo che bussi alla porta, 
Sfondandola, 
In schegge e caffè.


venerdì 24 aprile 2015

Qualche soldo


Su due gambe, due
Per l'equilibrio che è del cadere, dell'incedere, del baricentro
Eternamente perduto nelle tasche del passo,
Nostro alleato fecondo, e nemico annoiato.
Infila le scarpe alle lancette, corre via,
E porta con sé tutto, ogni cosa;
Si lascia indietro solo qualche soldo
Per il traghettatore che verrà.


giovedì 23 aprile 2015

Abbastanza


Finisce e non finisce 
Un'altra giornata dell'abbastanza: 
Veglierei, ma è abbastanza 
Presto per dormire; 
Il disco del topo modesto non è 
Abbastanza bello;
Il latte di poco fa non era 
Abbastanza freddo, ora non abbastanza caldo; 
Lo abbandono assieme al libro, breve 
Ma non abbastanza. 
Non dormo, non leggo, non mi faccio 
Tenerezza, pena, gola, una sega: ne avrei 
Voglia, ma non abbastanza. 
Non passano auto, in lontananza; 
La lavatrice goglotta, nell'altra stanza; 
L'orologio sta fermo, una lancetta 
Danza; 
Un pezzo di me pensa 
A me, ma non 
Abbastanza.


mercoledì 22 aprile 2015

Gatti sull'erba

Gatti sull'erba
Preparano l'assalto
Alle farfalle


domenica 12 aprile 2015

ruffianerie




Eclissi

Eclissi ha un'aria di sfida, di paura,
Eclissi caga nella doccia e sotto la credenza
Eclissi di carezze non può
Far senza.

La notte si è staccata dalla sua schiena: è delicata, superba
La notte si accartoccia negli angoli con la vergogna
Dei pensieri passati, degli errori
Delle persone che ormai solo si sogna

Eclissi, Scuro di luna, non aspetta
Non mormora,
Non fugge via.
Cambia faccia al pensiero e io come tanti
Non ci penso più.


martedì 7 aprile 2015

Nodi d'albero




Per voi

Siete intorno a me
Brandite un cuore (il vostro?)
Spugnoso,
Stretto nelle dita,
Mezzelune umide senza stelle di compagnia
A stillare sfacciati scintillii. 
Che posso fare?
Che posso fare per voi?
Per te ho chinato il capo, 
Ai ghigni e allo scherno
E alle teste scosse per commiserazione;
A te invece ho dato un braccio,
A te otto o nove costole;
A te un figlio e a te
Anni cresciuti ondivaghi 
Nel palmo della mano.
Ci sei poi tu per cui
Piango ogni notte
Verso l'interno e anche tu
Che macelli e divori i mostri miei
A mia insaputa.
Ma quante siete?
Quante ancora?
Mi restano le gambe, gli occhi, la rabbia, la fantasia. 
Adagio ogni cosa in un piatto diverso,
Con menta, limone, un peperoncino.
Di me non resterà niente,
Di me
Non resterà nessuno.


sabato 4 aprile 2015

Di rigoglio e vanità stremata


Nello sterrato è l'estrema
Grazia d'irregolare
Melodia,
Con noncuranza correvo lungo
L'argine del torrente
Viziato, mormorante,
Il martin pescatore tuffava il capo
Due trampolieri lontani, 
Sul fondale s'alternavano
Pozze brulle a distese
Di rigoglio e vanità stremata.
Ammiravo stupito un ricordo
Disseppellirsi e sedersi sulla comoda poltrona
Dei miei sospiri. 



giovedì 2 aprile 2015

Nubi sbruffone

Nubi sbruffone
Sbirciano contrariate
Gemme d'anagallide



 

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