mercoledì 29 settembre 2010

Gambe di caos


Dicevi che il tuo desiderio
E' un cieco 
Che corre su gambe di caos,
Dicevi di stringere,
Abbracciare,
Sprofondare.
Come fa la gravità
O il tempo,
La fantasia.
Cercare il fondo nelle cavità
Dicevi,
Non in un graffio, ma
In una carezza bagnata.


lunedì 27 settembre 2010

L'esercito senza paura


Le case raschiano la gola
Col soffio del caffè.

Sputano soldati spettinati,
Infermiere e cortigiane
Dagli occhi gonfi
E il passo nervoso.

Marciano al ritmo delle persiane,
Delle cerniere,
Del ticchettio delle unghie
Sui bottoni e le tazzine.

L'inno sfugge alle radio,
Sporco,
Annoiato.

Sul vessillo,
Un segno zodiacale
Subito dimenticato.



sabato 25 settembre 2010

L'intonaco crepa


Ti sei svegliata di notte
Il naso ti passeggiava per la faccia.

Sul muro
A luce piena e tiepida
Si rincorrono ombre di gechi e bisce.

L'intonaco
Si crepa lento
Con un grattare leggero.



venerdì 24 settembre 2010

La mediocrità


La mediocrità ha cavalli veloci
E mantelli trasparenti.

Me ne accorgo non tardi,
Non dopo molto che è fuggita
La mezzanotte,
Col suo cesto di mele e zanzare.
Allora dipingo un mappamondo
In faccia alla luna,
Semino tempo,
Raccolgo premura.

Rincorro quei cavalli,
Mentre altri cuscini,
Sottomano,
Dormono già


martedì 21 settembre 2010

Notturna virgola

Notturna virgola
La civetta, dai fari
Ai rami spogli.


venerdì 17 settembre 2010

Metà di te


Metà di te
Ha un fiore nei capelli
Umido dall'alba.

Metà di me
Annoda i fulmini alla coda
Delle chimere

Metà di te sfugge
Alla gravità
Un'altra metà confeziona
Ragnatele di miele
Per mosche di zucchero.

Metà di me guarda
Un'altra metà che le accarezza
E dove finisce la mano
Comincia 
Una prigione vuota


giovedì 16 settembre 2010

Occhi nel fosso

Occhi nel fosso
Un riccio assopito
Il campo di mais.


mercoledì 15 settembre 2010

Multimedianità

Muso bianco
Collo piegato
Una freccia che trafigge
Gli occhi
Per ore,
Le dita sempre incollate
A un codice
Fino a consumarsi
A perdere
Senno 
E sonno
E sensibilità.
E piano
Con devozione e pensiero
S'inchina
Ogni giorno
L'uomo mediano.


venerdì 10 settembre 2010

La casa che affonda


Chiudo tutte le finestre
Ma la mia casa
Affonda;
E quest'acqua
Che è solo
Pesci denti e squame
Si solletica da sè.

Chiudo le finestre
A schiaffi
Di vernice nera
E ancora
Affondo
Il colpo
Nelle viscere
Di carne
Pesce
Vino e caffè.


giovedì 9 settembre 2010

Sei terra

Sei terra che assaggia il seme.
Foglia che cresce
E succhia l'aria
Dai polmoni
Dalle labbra,
E i nodi
Sciolti
Bagnano la carne di un pensiero.
Un altro,
Più audace,
Punta l'indice,
Disarma l'abbraccio troppo stretto.
Come se la sofferenza 
Fosse creta
La plasma in sorriso,
Capogiro,
Batticuore,
Desiderio.



mercoledì 8 settembre 2010

5 euro


5 euro all'automatico
Per fotografare il vento
A suon di lampi
E piegare la schiena ai brividi
Come fosse asfalto
Bagnato.

Le rane
Sono morte.

Attraversano
I ratti
Ma non rubano niente,

Nelle nostre tasche
E' già tempo di germogli,
Gioielli
E finestre socchiuse.

L'autunno
Quest'anno
Sarà giustiziato in tempo.


martedì 7 settembre 2010

Il tetto

Hai legato tutti gli alberi del mio bosco
Li hai tessuti
Intrecciando la pelle alla corteccia,
Scuoiando arcobaleni,
Grattando via gli occhi
Alla noia e al disprezzo.
E su quella tela
Hai dipinto con le mani
Fiori di schiuma,
Farfalle di carta,
Bolle di sapone.

Poi mi hai svegliato.

Sotto quel tetto
Aspettavamo uragani e tempeste.


venerdì 3 settembre 2010

Giorni in tasca

Fari lontani
Prendono forma e fanno un inchino.
Forse sono giorni
Che conosco.
Li raggiungo
E peso le parole,
Gliele ficco in tasca,
Per fermarli,
Rallentarli.
Li riconosco subito
Senza guardarli in faccia:
L'auto nuova
Il voto migliore
Tette avute e non meritate...
Loro però
Hanno le tasche bucate
E vanno veloci.
Non sono come noi.
Sono noi.


giovedì 2 settembre 2010

L'orologio fermo


Un orologio fermo
Mi chiede se ho tempo per lui.
Cerco nelle tasche, 
In bocca al lupo,
Dietro le tende appese
Alle nuvole
Per riparare panorami
Che non mi sembravano guasti.

L'orologio,
Deluso,
Mi guarda e mi confessa
Di non essere un birillo.
Inutilmente,
Gli dico di sì.


mercoledì 1 settembre 2010

Meno invecchiati

Il temporale ha cucito una nuvola
In faccia a un prato.
Lui non è come noi.
Non ha fatto una piega
E ha ringraziato,
Sottana alzata a carezzare l'erba,
Le maniche lunghe che scalpitano
Negli armadi,
Stavolta come noi,
Più vecchi,
Ma meno invecchiati.


Il sole come una bicicletta

Ti svegli.
Il sole come una bicicletta
Sempre sveglio prima di te.
La musica che era meglio
Quando tu
Eri meglio.
Sporco sul parabrezza
Che dura giorni
E di quelli
A cui vuoi bene
Ne sa più lui di te.



 

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