lunedì 27 giugno 2011

Parole celate

Ma come fai a inventare parole?
Cerchi una falena nella minestra,
Una brocca panciuta piena di sale
Da versare in un burrone.
Le inventi così?
Hai forse una spanna di cielo
Da incastrare tra le dita?
O hai rubato un funambolo
Da infilare in pezzi
Vivo
O nelle acrobazie di contorno
A rotolare in terra
Spulciare segreti
Con le mani sporche di sesso
E caducità?
E tornando alle parole
Dimmelo
Dove le hai nascoste? Ché io
Fatico a trovarne
Quando non sei qui.


venerdì 24 giugno 2011

Fuma l'asfalto

Fuma l'asfalto,
Svapora e sculetta
Una tortora.


giovedì 23 giugno 2011

Lingua tagliente

Ho visto tutto
Nella lingua
Tagliente
Di una lattina destinata a perdersi
Nella fessura di un tavolo, ma trattenuta
Da una ragnatela.

Ho visto,
Tutto si chiariva,
Il tramonto che sprimacciava le nuvole
Perché le stelle erano troppe,
Per sperare che tutte
Dormissero.


mercoledì 22 giugno 2011

Serpenti minuti


Vieni a ballare 
Sul mio orologio
E pesta i tacchi
Scalcia forse le lancette,
Siedi e sposta i numeri
In un angolo,
Aggrovigliati:
Una matassa di serpenti minuti
Pronti a tradire il letargo.


venerdì 17 giugno 2011

Nell'ombra della carne


Abbiamo scardinato la credenza,
Sventrato i cuscini,
Spezzato le gambe a tutte le nostre sedie,
Per preparare la notte a fate e unicorni.
E poi,
Bruciando le chiavi fino a fonderle
Nelle serrature,
Ci siamo chiusi dentro,
A cercare l'alba,
Nell'ombra della carne.


mercoledì 15 giugno 2011

Prima di dormire


A chi regaliamo i pensieri inchiodati al muro
Soffice del sonno?
Quadri di stima 
O poster di desiderio?
Abbiamo alberi muti
Cresciuti tra le costole,
Semi marciti e germogliati come fuochi
D'artificio, nei bicchieri
E sulle unghie.
Abbiamo più d'un sapore
E scarsa ilarità.


martedì 14 giugno 2011

Sotto il cuscino

Sollevi le tue valige,
Con il profumo della pelle,
Nel palmo sospendi
Un sorriso regalato e incollato agli occhi.
E fra le gambe una striscia di terra
Da avvistare.
Magie fatte di cenere, di cera, di carta bagnata
Me le hai regalate tutte.
Io con un'insegna bizzarra, 
Per indicare la via del mare
Ai fiumi e ai gabbiani.
Io che non ti ho scopato, 
Mai,
Per non stropicciare le parole
Che ti nasconderò sotto il cuscino.



lunedì 13 giugno 2011

Custodie

Sfioro incidenti mortali, 
Schivati col culo e una frenata
In uno sbuffo di saliva
Lasciato sulle code molli
Degli angeli custodi.

Hanno tutti poco tempo
Per un caffè
E nascondono
I miracoli dietro lo sciacquone
A marcire con i denti
Che hanno conservato.

Proseguo,
Le mani sugli occhi,
Fino al prossimo semaforo.


sabato 11 giugno 2011

Pioggia ingiallita


Pioggia ingiallita
Davanti al semaforo
Sogna libellule.


mercoledì 8 giugno 2011

La scolopendra


Cammina di notte
Nei pressi dell'alba
E salta
D'incubo in sogno
- Ora una fuga,
Ora una caduta,
Ora uno schianto senza freni,
Ora un bacio proibito
O un pompino rubato - 
Cammina.
Migliaia di piedi
A portare i cappuccini,
Migliaia i caffè,
Decine di ore di sonno in più
A divorare una giornata.
Cammina con la testa
Che puzza d'alcol,
La coda di fumo
Scuolte via la cenere e abbandona
I mozziconi per le strade.
E cammina nei parcheggi
Fra le auto immobili e gelose
Del caldo raccolto.
E altri piedi
A tenere in equilibrio un giornale 
Piegato, un guinzaglio
Arrotolato, un seno
Stretto o le mutande sporche.
E cammina, cammina, cammina
Ogni mattina
Cammina
E toglie con lingue
D'acqua il muco
Dagli occhi,
Senza chiedere di annusare l'aria,
Guardare più là delle facce
Che ci sveglieranno,
Ché tanto
Non lo facciamo mai.


martedì 7 giugno 2011

Il clown


Il clown ha la coda in bocca
E morde
Con denti di gomma
E vento.
Per mani solo guanti
Riempiti di cenere e riso.
E quante chiacchiere da giocoliere,
Sospiri funamboli
E nasi vermigli
Ebbri di sontuosa falsità!


lunedì 6 giugno 2011

Divampa il tiglio


Divampa il tiglio:
Strappa cupi pensieri
Delle narici


mercoledì 1 giugno 2011

Ammaestrare un dirupo

Dove sono tutti?
Quali ore hanno scelto?
Dove hanno parcheggiato le ciglia?

Noi
Pochissimi,
Con le braccia aperte 
Ad ammaestrare un dirupo,
E i culi
Vergini per dispetto.

Noi che alle parole
Abbiamo sempre chiesto troppo:
Tasche, profumi,
Antidoti e chiavi inglesi.
Ma a quest'ora, le porte
Che sbadigliano,
Di domande non ne hanno
Più.



 

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