venerdì 30 maggio 2008

Lo vuoi!


Lo vuoi
Lo so

Tu lo vuoi

Anche tu
Affascinato
Dall'abilità nello sfuggire per otto volte
Dello stare fuori dal sacco
Dal vibrare il buio e tremare sotto la carezza

Lo so
Lo vuoi...
Non puoi farne a meno...
E' più forte di te....
Quale vuoi.... :)


mercoledì 28 maggio 2008

Il pasto




C’è argento che scorre la pelle
Unghia che carezza l’orecchio.

Il fiato dirada l’impaccio

C’è febbre che increspa la zuppa
Briciole che squassano l’intero pasto

La cupidigia
Che ho rubato alla noia
Mi continua a saziare
In questo letto appiccicoso




martedì 27 maggio 2008

Latitanza


Ti ho scelta io
Seme pescato da un mazzo
Di soli petali e fragranza
(uno scricchiolio, più che un profumo)
Che dirada le foglie e le corolle

Quando l’ho fatto
Scrutavo le briciole
Che cadevano dal mare crespo delle tue labbra
Per denti
E per gloria

Squassato dalle stagioni
Dalle unghie scheggiate
Di chi è ammalato di tempo
(e di ragioni)
Gestivo la febbre come un temporale
Come un pendio
Come un poesia venuta male

Correndo a perdifiato
Sotto nuvole che distillavano argento
Negavo la cupidigia ai frutti
(caduti immaturi, ma dolci)
Che intralciavano il sentiero

Eppure ti ho scelta io
Con l’impaccio del desiderio
Dell’armonia che impolvera i giorni
(partoriti uguali, ma per madre difforme)
Sopra i fascicoli
Sotto gli armadi
Sopra i quadernoni ad anelli

E come i regali
I ritagli di giornale
I colpi di testa e di tempesta
Ti ho scelta io
E non ti nasconderò più



Cecità




Tagliami la coda
Dell'occhio
Scucimi la vista
E la cecità
Si affranca dal colore
E dalla parodia.



La finestra



lunedì 26 maggio 2008

Scrosci di sole


Scrosci di sole
Papaveri intimiditi
Chinano il capo.



venerdì 23 maggio 2008

Magia


E non mi dire che non l'hai vista
Non puoi dirlo

Era nel latte caldo
Nello sfavillare squillante
Delle mele caramellate
Nella mano piccola che sprofonda
In quella più grande

L'hai vista nel tradimento
Nelle fughe
Nelle bugie senza le rughe

China
Si allacciava le scarpe
Con una sola mano
China disegnava un destino
Con la polvere e un dito bagnato
Sulla tua credenza.

Ora non dirlo più
Ora che ti ascolta
Da tutte le righe che non ho scritto.


giovedì 22 maggio 2008

Inferno


Il tuo graffio è un relitto viola che mi corre sulla schiena
L'epidermide un carnevale di ghiaccio e ferite
Tu eri diavolo
Ma non inferno.


Eri un diavolo?


Eri un diavolo

Ora puoi dirmelo.

Ora che lieto
Ti ho già graffiato in volto
E leccato due volte almeno
La stessa ferita.

Eri uno
Che alle parole dette preferiva le sentite
Che nel tono dei lividi
Trovava l’aroma del fiore
E l’arco dello strumento.
Eri un Carnevale affollato
Che mi cadeva sulla schiena

Eri un diavolo dunque?

O me ne sono sempre accorta
Troppo
O troppo poco per comprenderti?

Alla fine
Ti ho lasciato un velo
Con le carezze cucite
Una via l’altra.
L’epidermide scavata dal solco
Della nave obliata
Che segna il passo
Sul mare fasciato di ghiaccio

Ma la gioia del relitto
Sono io
O eri tu?



mercoledì 21 maggio 2008

Cessazioni

Riflettevo sul lasciare la finestra aperta. Questione di fiducia, di paure, di aspettative. Questione di una maniglia rotta o di un sasso nato da una mano. Solo la pallonata, conserva la poesia.
Quando mi affaccio, è come se il vento cessasse. Perchè... perchè cessa!? Non gli basto io, che cesso?



martedì 20 maggio 2008

Pollini


Non eri tu che dicevi
Che ti spinge
Solo la bellezza
La curiosità
E la sfida.
Non eri quello
Che trattava i semi
Per radici
E i fiori
Per germogli?
Non ti ho mai corretto
Nemmeno quando
Avevi ragione.
Ci siamo tenuti i torti
Come polline
Come fantasia
Solo raramente
Come perdono.


venerdì 16 maggio 2008

Radici


C'è una situazione
L'ho vista
E' fatta di germi e germogli
Di questa faccia che invecchia senza di me
Queste tesserine magnetiche
Che hanno codici coi miei codici
Mentre la mia password
Non si ricorda il suo nome
E mi chiede il cognome
Di mia madre da nubile
O il nome
Del mio cane.
Io che in un modo o nell'altro
So sempre rispondere
Penso che ci sono finali senza storia
Ma almeno
Quando hanno abbattuto l'albero
Ti restan le radici.


giovedì 15 maggio 2008

Senza tasche


Condannami tu
Che non sai nemmeno
Se è peggio vendersi
O comprarsi.
Leggi tu
Fra le righe
Che io guardo
Le figure.
Tanto hai già tutto quel che ti serve
Tu che fai
Viaggi
E ottieni
Solo quando lo racconti.
Mentre io
Sono di quelli nati
Senza tasche
E senza sipario.




mercoledì 14 maggio 2008

Colline d'alghe


Colline d’alghe
Conservano il fruscio
Della risacca.



lunedì 12 maggio 2008

Tesori


Le barche avevano fame di mare
Le isole ingrassavano
Ingoiando le onde in lunghi sorsi
Come il bimbo che guarda l'animale.

C'era una nuvola messa di traverso
Le altre spingevano
Sbuffando fiotti di sereno
Fattosi in un colpo solo
sia mappa, sia tesoro.




venerdì 9 maggio 2008

Vulcano rovesciato


Ti cercavo come rosso
Dentro il colore del grano
E della betulla.
Ti cercavo come fiamma che divampa
Ma eri sangue
Che pulsava caldo nella lingua.
E mentre l'imbrunire
Cadeva come da un vulcano rovesciato
Tu mi offrivi fragole
E scarpe di vernice rossa
Per camminarti a fianco.
Io
Leggero
Ti regalavo baci a grappoli
Semi d'uva e melograno,
Allineavo il tuo piacere
Su un solo dito della mano.




mercoledì 7 maggio 2008

Schietto e sporco


Eccoti
Qui
Bagnata di cose che non sappiamo misurare
Ma dominiamo
Troppo spesso e male.

Eccoti
Che fai in due le mie membra
Per lasciare intatto
Propriò quel che vorresti languisse

Io ho più occhi di te
Più mani
Più voci
Più parole

Io accarezzo i brividi con un dito solo
Quando sono i tuoi

Ho il sapore che mi cola in gola
Impiastriccia il velo
Setaccia il palato

Ma tu
Qui
Di cose state ne hai pieni gli occhi
E il cuore.

Mi cerchi nelle tasche
Ora perdute sotto le pieghe dei pantaloni
Un po' d'abbandono
Di frenesia.
Di ruscelli che hanno i fiori per letto
E cuscini di semi
Dimenticati a fiotti sul tuo seno.

Io
Invece
Sono schietto e sporco

Saliva che si scioglie

Carezza
Che si separa dalla mano.



martedì 6 maggio 2008

I pensieri di domani


Certi sono come formiche
Che dovrebbero scalare un muro
Di dieci metri e più.

Certi hanno i capelli lunghi
La barba
Gli occhiali scuri .

Certi hanno un male
Senza testa
Altri
Semplicemente mal di testa
Altri ancora hanno le mani
Senza pollice
O anelli
O rughe.

Certi infine
Sono arrivati presto
Mentre altri
Non se ne vogliono proprio andare.



sabato 3 maggio 2008

Attrazione



Attratto da tutto ciò quello che non è stato vinto
Dalle necessarie partenze
Dalle prospettive
Cattive
E Diverse
Dalle lotte perse
Dalle improvvise parvenze
Attratto dal senso che viene dopo il quinto
Da te sopra ogni cosa
E sotto
E vicino
E distante




 

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