venerdì 31 dicembre 2010

Pensieri con le gambe in spalla...

...col cazzo che camminano!

No, okay, sarebbe stato bello,
chiuderlo così, l'ultimo post dell'anno.
Ma due parole
Forse qualcuna in più
Mi fa piacerle dirle anche qui
In questo blog sottovalutato.
O sopravvalutato.
Non so, fate voi.
So che qui sono quello che ci passa più spesso.
Forse dovrei smettere di mandare
I pensieri di gelo
Per sms
Un giorno qua
Un giorno là
A seconda di chi mi ispira al momento.
Ma è così bella
L'idea della poesia a domicilio
Che mi piace concederla.
E si sa
Come tutte le cose che faccio
L'importante è che piacciano a me.
E' tutto, come ultimo post dell'anno.
Un pensiero, appunto, con le gambe in spalla.
Siete arrivati all'ultima riga
E vi è già sfuggito.




giovedì 30 dicembre 2010

La magicasa


I miei muri sono cavi
E dentro
Coltivo mani e polmoni.

Le pareti scritte
E cancellate:
Storie che ho inventato
Per te.

Sotto i pavimenti,
Nutro un drago;
In soffitta,
Venti streghe senza gobba.

In cortile passeggio sempre
In punta di piedi,
Perché le nuvole scottano.

Il lampadario
E' una mucca rovesciata,
Muuuta,
Senz'ali.

Sul tavolo,
Anche oggi annoiati,
I gechi giocano a scacchi
Usando fantasmi.


mercoledì 29 dicembre 2010

Dell'alchechengi


Mi piacciono i datteri,
Le malìe,
I cieli dilaniati dai crepuscoli

Mi piace lo zenzero,
Il biancospino,
La corazza tenera dell'alchechengi.

Metto da parte
Nomi belli per cose meravigliose.

Se potessi
Farei di più.


lunedì 27 dicembre 2010

Ricordati tu


Ricordati tu
Che lo zero è un numero
E che solo i bugiardi
E i cuori di spocchia
Cercano di venderti che lo sia
Anche l'infinito.

Ricordati tu delle scadenze,
Dei compleanni,
Di mettere la freccia.

Ricordati tu che le balene
Non sono pesci
E nemmeno i sommergibili.

Ricordati tu di chiudere
L'auto,
Aprire your mind come si conviene.

Io sto bene così,
Qui,
Dimenticando.


domenica 26 dicembre 2010

Nel tuo mondo


Vivresti in un mondo
Dove le case,
Gli alberi
E le strade
Hanno i piedi;
Dove piatti e penne
Hanno le ali;
Dove i colori
Hanno le ruote
E i buoni sentimenti
Una pistola.
Le canzoni,
Nel tuo mondo,
Avrebbero dieci note,
O poco più,
Tutte diverse.


sabato 25 dicembre 2010

Luci bizzose

Luci bizzose.
Neve di borotalco
Schianta gli angeli.


mercoledì 22 dicembre 2010

Buca la pelle


Buca la pelle
La goccia. Assassina
L'uomo di neve.


martedì 21 dicembre 2010

Parlami per spazi

Stringi la mano,
Pronuncia le parole.

Parlami lasciando spazio
Tra le ginocchia,
Con le parole a forma
Di fiore:
I petali da sprimacciare,
La corolla
Da sfiorare.

Ma tu sprofonda
Le dita,
Musica
L'arcano con gemiti.

E parlami togliendo spazio
Tra le labbra,
Solo sillabe
Di vocali mute,
Unite alle mie.


lunedì 20 dicembre 2010

Semi sui dorsi

Gioco a carte
Coperte.
Una parola per angolo
Rovesciata
E in centro una lettera,
Senza vocali;
Sul dorso
Un'altra,
Senza significato.

Tocca a te mischiare:
Alzo,
Non guardo
E aspetto che i semi germoglino.



domenica 19 dicembre 2010

Cocci per sirene

Strade di vetro,
Alberi di cristallo,
Prati di porcellana.

Le case si lasciano
Crescere i capelli,
Le bare congelano per farsi dimenticare
Più in fretta.

Fiumi di ghiaccio,
Foglie di panna,
Uomini di neve.

I gatti camminano
Su zampe invisibili,
L'abbaiare dei cani
Si appiccica ai muri
E le sirene,
Senza coda,
Vanno ancora più svelte
A raccogliere i cocci.


sabato 18 dicembre 2010

Sui muri degli asili

Con rammarico e parsimonia
Getto occhiate
A questi tempi
Dove è difficile persino
Saltare
Sul carro
Del più forte.

La lealtà è vagheggiata
La beltà
Nemmeno da carezzare
La libertà
Una cieca
Strategia.

Disegnamo cazzi
Più grandi di noi
Sui muri degli asili.
Solo questo
Ci resta.


giovedì 16 dicembre 2010

Baratti


Ho messo le mani in tasca
E non le ho trovate più.

Daccapo a piedi
Mi sono insegnato a camminare
E ho barattato bare
Per barattoli.

Ma tu hai barato
Avevo il cuore in gola
E mi hai lasciato
Soffocare.


mercoledì 15 dicembre 2010

Città come chiodi

Ho trovato scritto
Su uno scontrino,
A gesti e macchie
D'inchiostro
Non stampato,
Che le rotaie sono serpi
E abbracciano il mondo,
E le stazioni
Lo mordono di passi,
E le strade,
Sono funi tese
A strizzare la carne.
C'era scritto
Che le città sono chiodi,
Bulloni,
Spilli.
I fiumi,
Vergini,
Aspettano il cigolio
Dei cacciaviti.



martedì 14 dicembre 2010

Nella dispensa


Cinque minuti
Soltanto,
Per mettere insieme una lama
Di parole.

Noi che abbiamo nel piatto
Il passato,
E nella dispensa
Le croci
Per i fogli
Del calendario
Che verrà
E disprezziamo,
Silenziosi,
Ma non muti,
Chi fa l'opposto.


lunedì 13 dicembre 2010

Ci scortichiamo


Ci scortichiamo
Le mani per cambiare
Un occhio
All'automobile.

Diciamo che c'è freddo,
Vento,
Umidità;
Diciamo dio
Cazzo
Uffa
E qualche altra decina
Di inutilità.

Compriamo telefoni
Nuovi,
Libri
Vecchi.

Abbiamo fame,
Sete,
Sonno e poco
Pochissimo altro.


domenica 12 dicembre 2010

Fogliebarche

Sei cresciuta
Come un albero
Su un albero
Sull'acqua. 
Le radici, braccia tese;
Le foglie barche
Pronte a cadere
E partire
Lungo il riflesso
Per non tornare più.


sabato 11 dicembre 2010

Le stelle belle


Sono tornate le stelle belle,
Storpie e snelle,
Tremanti di gelo,
Col guinzaglio in mano,
E la gola piena di tenerezze,
Da non riuscirle a sputare.

Una,
Più chiara,
Occhieggia,
S'acciglia.
Fosse per me,
Grida da lassù,
Sareste tutti Re!

Tiro il fiato,
Guardo altrove:
Son tornate le stelle belle...


venerdì 10 dicembre 2010

Primo giorno di sole

Primo giorno di sole.
Gli alberi di Natale
Arricciano il naso
E tu dormi
Sorridendo al cuscino,
Che ti presta i suoi sogni.
Primo giorno di sole.
I guard-rail abbandonano le strade
E s'accoppiano agli alberi,
Attorcigliati,
Ululando ai festoni.


mercoledì 8 dicembre 2010

Sirene blu


Quando arrivi tu
Crollano i campanili
E le prigioni; 
Le chiocciole sprangano
Le finestre,
Le lumache cercano
Casa.
I cartelli stradali,
Intimiditi,
Nascondono nelle tasche
Il proprio segnale;
Le strisce pedonali si dileguano
Per i campi.
E le sirene
Blu,
Stufe della loro lampeggiante
Nenia,
E di non avere gambe
Da aprire,
Corrono impazzite sulle braccia,
A bere l'acqua dai cessi.


martedì 7 dicembre 2010

Occhi di arlecchini


Il fiume ruba le facce
Specchiate;
Restituisce le espressioni
Seccate,
E quando il cielo
Avrà pupille fatte di arlecchini,
Allora
Verrò a prenderti,
Ti mostrerò come staccare le ombre
Dalle mani,
Costruiremo un fiore
Di rugiada e terra,
Fingeremo di ballare,
Nascosti dalle nuvole.


venerdì 3 dicembre 2010

Le luci


Arrivano le luci
A impiccarsi sugli alberi
E sulle terrazze;
Inchiodate alle porte
A sanguinare
A intervalli regolari.
Arrivano come serpenti,
Senza capo né coda,
Sbucati dal letargo
Muto
Delle scatole di cartone.
Arrivano e si arrampicano
Sui campanili
Per guardarsi negli occhi,
Ammiccando,
Da paese a paese.


mercoledì 1 dicembre 2010

Alla zero


Ti ho cercata
Nel ricordo
E avevi i pantaloni stretti,
I capelli più lunghi,
Un arcobaleno per collana
E per occhi schegge
Di uno specchio.

Ti ho cercata
In segreto
Disegnata con un gesso
Sulle notti ingorde,
Che avevano divorato la luna.

E nel ricordo,
Ti ho lasciata fare
E mi ha lasciato fare
Ed eravamo come 
Elevati
Alla zero.


martedì 30 novembre 2010

Tette nere, di strega


Tette nere di strega
Scure come il catrame
E fame
Di vergini e malati,
Fame sazia
Scatenata
Disorganica e impregnante,
Che annoda
La voce alle occhiate e poi corre
Via.
E tette nere,
Di strega,
Amare come rame,
Ferme ad applaudire,
Sulle ciglia della strada,
E gli occhi cuciti
Con ago e fil di ferro
Per non cambiare direzione.


lunedì 29 novembre 2010

Tutte morte, ma simpatiche


Le nostre mattine
Hanno per occhi un semaforo:
Verdi spalancati,
Gialli accigliati
E rossi stretti a fessura,
Bruciati dal vento.
Per mani,
Agitano i giornali,
Per dita,
Stringono l'odore del caffè.
Le mie mattine ridono
Senza denti
E parlano con un dito
Sui parabrezza appannati.
Le mie mattine sono tutte morte,
Ma simpatiche
E cagacazzi.



domenica 28 novembre 2010

Avanzato


Abbiamo preso freddo
E lo abbiamo portato a casa
E lo abbiamo scaldato,
Tagliato a fette,
Ricoperto di brrr
E salsa rosa,
Ma nemmeno il cane
E' riuscito a mangiarlo.


sabato 27 novembre 2010

Lontanità

Abbiamo disegnato un mare
Con la gonna
E le dita nel naso,
Che lo fanno assomigliare
A una divinità
Con un ragno
Pancia all'aria
Cucito in faccia,
Che nessuno ha il coraggio
Di pregare.

Abbiamo disegnato un cielo
Con la coda
E le mani in mano,
Che sembrano fiori 
In un vaso,
A lungo curati,
con unghie per petali,
Che scalciano 
Per germogliare.

Poi,
Verso quell'orizzonte,
Ci siamo incamminati.


venerdì 26 novembre 2010

Il freddo, l'assassino


E' arrivato il freddo,
L'hanno detto ieri
Alla TV,
Che avrebbe avuto la faccia cruda
Di una radiografia.
L'hanno detto ieri,
Che sarà come un picchio grigio
Che ci bucherà i giubbotti
E forse verrà
Anche la neve,
Se ha tempo
E riesce a liberarsi.
Verrà a farci dire
però
uffa
oooh
e altre banalità.
Ma noi aspettiamo il freddo,
l'assassino,
ché ammazzi che cimici
Le ciabatte
E la voglia di uscire dal letto.


mercoledì 24 novembre 2010

Apnea


Vieni con me a piantare
I gomiti nelle costole,
Delle fantasie che non ci sono concesse.
Avremo la fame del fiume
E le gambe lunghissime
Di una prigione distrutta,
Pronte a scalciare l'aria,
Perché si muova,
E ci raggiunga.


martedì 23 novembre 2010

Naviganti ciechi


E s'imbarcano per rotte
Disegnate sugli occhiali,
Partecipano agli eventi
E la faccia sbatte chiara
Contre le facciate.

Dimentichi di me dimentico di loro
Insistono
Per provocare la mia interruzione
Di latitanza,
Ma non avranno mai parlato
Del cuore come fosse
Una città.

E allora stiano lì,
A condividere,
E mi lascino sprecare
Le notti 
A sputare
Alle stelle.


sabato 20 novembre 2010

Due cipressi

 
 Due cipressi
Denti del mio giardino
Bucano il fango.


venerdì 19 novembre 2010

Mostro Marino Femmina

Eri un braccio lungo
Chilometri.

E mai vidi,
Di te,
Un occhio
O una debolezza.

La chioma
Profondissima
Un mare nel mare,
A sfumare le onde.

Anche le più grosse.

E ti ho nuotata,
Bevuta,
Sfidata a divorarmi
I piedi,
Lasciarmi a sbattere i moncherini
E galleggiare
Per tutti gli anni a venire.

Ma tu
Sorridevi,
Padrona dell'orizzonte e dell'immensità.
Curiosa e timida
Stavi lontana dagli abissi
E dalle rive.


martedì 16 novembre 2010

Sfiorarti


Incespichi.

Una suola che sbatte
E la maglia strappata
Sul cuore.

Chiudi le porte
Come se aprissi finestre
E tieni un drago
Con gli occhiali rotti
In tasca.

Ridi.

E mi resta spazio
Solo per disegnarti,
Sfiorarti
Un seno.

Poi,
Voli via.


Cachi spavaldi

Cachi spavaldi
Gonfiano di colore
I rami secchi


lunedì 15 novembre 2010

Nebbie di casa

Arriva la nebbia,
Tenera,
E non ho mai capito perché
Sembra un'amica,
Che rallenta
E dipinge il mondo,
Al di là dei fari.
E io che apprezzo
Scommesse e perplessità,
Mi sento a casa,
Spengo i fendi, 
La radio,
Le dita,
I denti
E la voglia di andare via.


sabato 13 novembre 2010

Grigiazzurro


Quando il fumo
E il piombo dell'alba
Profumano di chiaro
Capiamo che la direzione si nasconde
Nel passo che verrà.

Anche l'azzurro,
Che ho visto zampettare
Dietro gli alberi,
Alla fine della strada,
Non ha ancora fatto colazione.
Porta sottobraccio una stampella
Di sonno,
E nelle orecchie lo sbuffo
E sberleffo
Degli autobus
E delle corriere.


venerdì 12 novembre 2010

Parole crude


Le cose belle hanno sempre la coda.

Le oche non dormono mai.

Le luci della città sono quadri bellissimi.

La verità si mangia le parole, 
Crude;
La menzongna le cucina.

Le cose raccontate altrove
Sono mondi possibili,
Da coccolare.


mercoledì 10 novembre 2010

Bugie di grazia


Hai scolpito la grazia in una grassa bugia
Delle schegge
Ne hai fatto sapone
E fuoco
E vapore.
Mi hai sempre incantato
Mentre usavi le mani come pennello
E i respiri come tela.
Non avevo modo di esaudire
Desideri,
Così li ho rapiti
E uccisi uno a uno,
Leggendo il futuro nelle viscere
E il passato
Nelle scarpe


martedì 9 novembre 2010

Noi, fuori dalle aiuole

Noi.
Fuori, lontano e prima.
Noi che non abbiamo calpestato le aiuole
O i diritti.
Che non abbiamo parlato sopra
O durante.
Noi che non eravamo lì,
Che non avevamo il coraggio 
Del vandalo
O la coscienza
Nè del ricco, nè del povero.
Noi chissà
Se abbiamo fatto bene
O se lo faremo mai.


lunedì 8 novembre 2010

Pioggia e piombo


La bambola dai capelli piombini
Ha un piede in tasca,
Senza calzini,
Ridacchia
E si pulisce gli occhi
Ancora gonfi,
Con l'unghia dell'indice,
Che stride sotto un incisivo.

La bambola piange
Di pozzanghere,
Lacrime lunghe intere strade,
E maestra
Delle piccole azioni
Insegna la voglia di far niente,
O la barba,
Spostare i libri,
Buttare soprammobili.

Muove le mani
Davanti ai parabrezza
E ci scruta,
Abbassando le persiane.


domenica 7 novembre 2010

Confusioni


Cercai di confondere le acque,
Parlai d'altro e inforcai il viottolo
Delle bugie,
Ma loro erano attente,
Rapide,
Approfondivano,
E s'imbarcarono per la rotta di collo.
Mi spiegarono
E accartocciarono più volte,
Confuso, 
Non chiesi altro,
Né bugie;
M'imbarcai,
Calmo,
Sullo specchio crepato
Della verità.


sabato 6 novembre 2010

Russi Neri


Pelle.
Comincio dalla stessa radice.
La nebbia prende per il culo
La pioggia.
Una striscia bianca sopravvive
E i Russi Neri
Dominano
E scelgono le parole
Tra quelle scartate
Dagli oratori.
E negli oratori
Le preghiere hanno la faccia
Tosta
E mentre canto, il sorpasso
Si morde le labbra
Col sangue che palpa
Senza ritegno
E con sdegno
Le fantasie.


venerdì 5 novembre 2010

Facce mute

Sugli sguardi
Ritardi
Figli di fanti e guanti
E incanti
Appesi agli stenti
Dei menti
Che annuire non sanno,
Per dire
Un danno 
A tratti fanno
E le ire
Dei presenti lamenti
Sbiadite e contrite
Dimezzate dall'affanno
Raddoppiano vite
Con parole ossute
Che sbirciano il culo
Delle fiamme mute
E io che assisto
Allo spettacolo 
E all'oracolo
Dalla faccia di mulo
ne pretendo la schiena
Sicura
Ossuta
E dalla faccia muta.


giovedì 4 novembre 2010

La fame, la sete

 
La fame delle mani è una spina in un’unghia.
Una girandola di colori nelle mani
Di un bambino,
Che vola e lo porta via,
Sopra le nuvole.

La sete del cuore è una parola scomposta,
Di troppe consonanti,
una risposta troppo facile,
Un inganno con le gambe di zucchero,
Che attraversa una pozzanghera.


mercoledì 3 novembre 2010

Ladrocinio


Porto la stanchezza a passeggiare
Fianco a fianco ai cimiteri
Abbandonati
Dopo la festa.

Il buio
Sputa lontano,
Da far paura e meraviglia
Ma senza nascondere
O mutare.

Abbiamo lampadine
E porte,
Vestiti nuovi,
Aperitivi.

E lavoro,
Ladro di tramonti.


martedì 2 novembre 2010

La mia zucca

La mia zucca ha mani di pioggia,
E il naso stretto tra le dita, 
Una ruga
Ghigna e corre senza far rumore
Un'altra piange
Un'altra gesticola come un attore.
La mia zucca
Non è mia ed è senza collo,
Poggia la lingua sulle spalle, 
Si guarda intorno
Rabbiosa:
E' senza palpebre e le cerca,
Le brama,
Perché il vento asciuga e spacca gli occhi
E senza piangere non sa stare.
La mia zucca
Vuole rubarle
Ti osserva
Nel sonno
Si avvicina e affonda i denti
Sotto gli zigomi
Ma poi si sveglia
E ancora ride
E di paura
Non ne abbiamo più.



giovedì 28 ottobre 2010

Una caverna in petto

Mi cantavi ninne nanne
Suonate con un barattolo
E una lima per unghie,
Cuocevi il pane
E la fragranza
La tenevi tra le dita
E le dita
Tra le mie,
Cercavi nel cassetto
Una graffetta,
Una magia
Sotto al cuscino,
Una caverna in petto.
Non mi hai chiesto,
Nè ascoltato
E mi è sempre andato
Bene così,
Madre.


venerdì 22 ottobre 2010

Questa luna


C'è questa luna
Che pare avere braccia
E una farfalla
Di fumo
Che le infila le ali negli occhi
Rubando il posto alle palpebre.

E c'è questa luna.
Con una borsa vuota
E bucata,
Che non sappiamo se porge
O chiede.

Perché c'è questa luna
Con le maniche rimboccate
E la bocca cucita,
Che grida e grida,
Fino a spaccarci i polsi.

Per fortuna c'è questa luna,
Che ha preso freddo,
Influenza
E un abbaglio,
E non ci pareva possibile
Che il buio avesse
Un solo occhio solo.


giovedì 21 ottobre 2010

Compagnie

A noi che eravamo di quelli
Con gli orecchi al posto degli
Occhi,
Ché i cartoni animati dovevano
Far paura,
E che ci piaceva persino Zooropa,
Tutto il disco.

Di quelli che facevano i compiti,
Si perdevano in città
E perdevano l'autobus,
Avevano paura dei grandi,
Ma mai di stare
Soli
O mal accompagnati.


lunedì 18 ottobre 2010

I fiori sulle scapole

Mi hanno cucito i fiori
Sulle scapole,
Ali profumate di petali
Leggeri,
Impolverati,
Che trascino nell'umidità del cielo
Come un fardello.
Il peso della foschia,
Me l'hanno regalato,
Con l'impazienza e la voglia,
E di una ho fatto tesoro,
Dell'altra scempio.

E mi hanno strappato
Le unghie dai sogni,
Le orecchie dai quaderni,
I gesti dalle mani.

Mi hanno costretto alle pistole,
Alle parole,
Alla bellezza.

Io ho tenuto
Quanto ho dato.

Il resto
E' fame che verrà.


mercoledì 13 ottobre 2010

Denti rosablu


Denti rosablu
Pettinano il tramonto.
Ride la zucca.


martedì 12 ottobre 2010

Velocità


E si va.
Veloci.
Con i piedi e i denti e le dita e le parole.
Capaci di far galleggiare i sassi,
I passi,
Le scuse,
Le scadenze.

Complimenti!
Piovuti tutti dalle parti sbagliate.
Quelle dove si dimenticano di dormire,
Di piangere,
Di salutare.

E noi sbiaditi dalla velocità,
Sfocati.

Che neanche i sogni ci vengono più
Come conviene.



 

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