giovedì 23 aprile 2009

Baratti

Giorni in cui non mi avanza niente
Regalo tutto
Vendo
Minuti al tempo
E rubo diottrie
Ai fanali

Cambio la pelle
Con le viscere
Stendo i tappeti
In gola
Come inviti per i respiri

In piena notte
Luna
O voce
Di poesia
Non resto senza.


mercoledì 22 aprile 2009

Solo nuvole


Hai vinto un bacio?
Un soffio di rasoio?
Una ruga in più
Sui rami che ancora faticano
A scrollarsi di dosso
I germogli?

Loro hanno pagato
Con due ali
E quattro menzogne

Noi abbiamo guardato in là
Chiuso il pugno
E sospirato.
Nelle segrete dei nostri castelli
Avevano rinchiuso
Solo nuvole.




martedì 21 aprile 2009

Lame


Avevi una lingua
Tagliente
Un viso
Affilato

Avevi una fame che superava
L'ingordigia
E un destriero
Che ti portava via
Il cuore
Su un letto di paglia e spine

Quando ti ho incontrato
Ero una gemma
Matura
Ma ora
Sono solo squarci
E orgoglio
E peccato

Avevi una lingua
Affilata
Uno sguardo
Tagliente
Ma io
Ero come i rami
Del fiume
Indivisibili


giovedì 16 aprile 2009

pomodori in the doccia

I miei sono allo stadio, io no, porto in giro le mie ciccie nude per casa mangiando una banana che però è un po' troppo cruda e mi lascia nei denti quel senso di "te li voglio staccare" che solo le banane crude.
Non so cosa mi piglia ma mi è preso così, di cominciare un post e taggarlo diario e fare esattemente ciò che ci si aspetta dai blogghe, scriverci un diario. Qualcosa che risponda all'imprecazione "eccheccazzo, mica si può dire sempre interessanti o travestirle di pseudopensieri musicali!"
Ora comunque dovrei docciarmi, perchè non è che porto in giro le nudità per sfizio, ma perché son stato a correre. A proposito, ma quanto sono più eleganti i merli rispetto alle cornacchie? 2? 5? 1000? Non so, certo è che un merlo è proprio una fighetta, rispetto a una cornacchia. Soprattutto quando non volano. Vado a prendermi qualcosa da mangiare e a cambiare cd, che questo salta...
Ecco... alla fine per pigrizia sto mangiando pomodori. la cena la dovrei scaldare, ma i pomodori sono nati pronti, come donne nude. Neanche la banana di prima era così disponibile. Quindi per ora mangio quelli.
Il cd che saltava era il primo Coldplay. Io lo trovo bello, ma ora che mi devo buttare in the doccia non posso certo mettere a volumissimo i Coldplay... sennò i gatti in giardino mi sclerano e si suicidano cercando di entrare in casa per vedere se sto bene e schiantandosi contro la porta chiusa. Ora ho messo un vecchio placebo. A proposito, che a nessuno venga in mente di dire che il primo coldplay e i primi due placibi non son belli. Ci hanno del bello quei due dischi.
Vado a prendere uno altro pomodoro.
Porcamerda!
Mi sono tutto smaltaccato con il pomodoro... ma perché devono schizzare così quando li mordi! ma che si credono? dei pornostar? Vabbè, tanto mi devo lavare.
Ma prima metto via tutti questi libri a un euro che ho comprato. Porcatrottola, sto comprando troppi libri. Ma che ci posso fare... è così bello comprarli...
Ora mi organizzo dai. Nella prossima ora, e dopo essermi lavato, dovrei: ficcare i cartelli dello stadio sul blogghe friulano, mettere nell'elenco libri i libri comprati, farmi la barba, tagliarmi un unghia di un indici che mi pizzica l'anima, rompere i coglioni al faccialibro e alle sue escrescenze e magari pure smaltire quelle cazzo di mail che non sto aprendo perché so già che sono rompipallerie... ah... brutta cosa le rompipallerie...
Bene va, ho deciso che mi butto sotto la doccia, magari con un altro pomodoro...


mercoledì 15 aprile 2009

La chiamiamo


Il viso caldo
La pelle che cola
Sul collo e sul torace
I denti che si fanno
Ghigno
Senza volontà
La compassione che ronza
Intorno
Come una mosca
Golosa

La chiamiamo per nome
Senza conoscerlo
Indignati
Rabbiosi
Nelle danze di bava e schiume

La chiamiamo
Indifferenti

Lei
Si gira
Ci guarda
E continua
A camminare
Allungando il passo.


venerdì 10 aprile 2009

La nebbia


La nebbia
La barba lunga
La mano lontano
Dal volante
Dall'elsa
Dalle briciole
Le menzogne
Che danzano sui tavoli
Sulle sedie
Sulle formiche

La nebbia
Le mani sporche
Le giornate sbudellate
E sanguinanti.
Gli alibi volano
Tutt'intorno
Come pagine perdute
Per sempre
E per ognuno.


martedì 7 aprile 2009

Finzioni e dispositivi

Ci ricordiamo
Abbiamo
Rabbie sterili
Affastellate
Solidarietà rumorose
Che sbattono
Stoviglie
E abiti
E compassioni
Gonfie di muffa
E indignazione
Putrefatta

E sono così grandi
Le bolle
Di Sapone
Che anche il
Silenzio
Veste abiti
Da falsario


lunedì 6 aprile 2009

Lacrime



sabato 4 aprile 2009

Portoni


Prendo e perdo
Tempo

Sui portoni
Resta una maniglia
A spiovere dei capricci
Della primavera





 

Il blog di gelo

Salvadeat

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