Nel tuo mazzo,
Le rose del diavolo
Si avvinghiano alle viole
Del pensiero:
Una melodia angusta,
Discronica,
Di un veleno dolce e corposo,
Che ha spalmata sul cuore tutto,
Con una lama affilatissima.
E ancora crochi e mughetti,
Odorosi e sprezzanti
Come un guerriero disarmato,
Ti hanno circondato per parlarti
Di me,
Farti piangere,
Scoprire,
Darti in pasto a una meraviglia,
Che non è mai una
E non smette mai
Di masticare.
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2 commenti:
Bel titolo... mi ha subito fatto pensare a Dino Campana.
...perchè io non potevo dimenticare le rose
le cercavamo insieme
abbiamo trovato delle rose
erano le sue rose erano le mie rose...
L'Anonima maiuscola
ah... che bello
grazie
:)
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