mercoledì 22 febbraio 2017

Mari senza rive


Vieni qui, 
A seppellire l'ombelico 
Nell'ombelico.
Vieni a raccogliere le lune
E spezzarle, farne semicerchio
Sulla schiena.
Chinati.
Schiaccia la guancia contro l'infinito
Sussurragli di beltà e fraintendimenti
Schiudi il morso all'impeto
Lanciati al galoppo
Piega
Spalanca
Scuoti
Prendiamo in mano
Questi mari privati delle rive
Siano limpidi nidi di gorghi
E frattali di conchiglie
A confinare 
Ciò che non ha nome, ma chiama
E disarma.
Le regine
Nell'impero dei movimenti
Siedono sui polpastrelli
Aprono
Sfiorano
Danno
Toccare è marea
Le foci entrano e parlano la lingua
Delle lingue,
Sulle schiume più agitate
Siede il sovrano
Lui
Che viene
Senza che vi sia un luogo per.



domenica 19 febbraio 2017

Bucaneve e spine

I bucaneve si sono persi

In questi inverni caldi
Smarriti 
Schivano i calcagni e le primavere 
Pagano dazio ai crochi 
Doppiamente variopinti,
Usurpatori di vocali chiuse. 


Scremando gli sguardi

Con un borbottio ordinato
Si chinano a leccare
La faccia all'erba.

Sulle ombre ancora lunghe

Dei rami secchi 
Che ne carezzano la nuca 
I germogli 
Paiono spine.


domenica 12 febbraio 2017

Comandamenti


È stato incidendo
A piccoli morsi la pergamena
Tremante delle labbra.


Ho disegnato il volto
Coperto dalle mani a coppa
Di un desiderio: 
Gambe e braccia e ali e coda 
E il dettaglio della barba a sprazzi
Incanutita e crespa.


Con un polpastrello, 
Interruttore che non interrompe 
Ho sciolto i lacci alle nocche
Svelato le code degli occhi
E un firmamento di qualcosa
E' caduto dal primo bacio
Senza farsi male
Sui seni scoperti


Il desiderio è rimasto aggrappato
A socchiudere le labbra
A farne fessura sibillina 
Per un intero
Appassionato e nuovo
Comandamento.


giovedì 9 febbraio 2017

Come non averti


Come non averti qui
Nella torta poco cotta che ha mangiato il gatto
Nelle mani stese ad asciugare
E nelle crepe
Delle mura insuperate 
Delle mie mancate verità.
Come non averti
Qui dove si rovescia la pioggia
Dei miei lombi
Dove divaga il sentiero
E nel pertugio aperto dai passi
Si fermano gazze e scoiattoli
Come non averti qui ora
Di fianco alle cretinate
E in groppa a un cavallone
Di entusiasmo
E belle canzoni.
Sulla pergamena sbiancata
Coi denti e la saliva
Hai scritto i nomi e i cognomi
Di tutte le stelle
Che ti sono cadute addosso
Senza spostarti
Come non avessi qui
Un posto
Per metterle.


martedì 7 febbraio 2017

Facciamo facciamo che adesso

Facciamo facciamo che adesso 
Mi stendo e incrocio le mani 
Sul petto 
E per far posto alle mani 
Si spostano papaveri e fiordalisi
Che vanno a rubare il posto alle margherite
Che vanno a rubare il posto alle stucchevoli rose
Che non trovano di meglio che crescere sull'asfalto
Schiacciate così le spine come il profumo.
Facciamo facciamo che adesso
Apparecchio un tavolo di posate e prigioni
La sedia tessuto di bugie
I Piatti di paglia
Odorosa d'estate
Oppure terra
Secca e senza semi.
Facciamo facciamo che adesso
Porto a spasso l'appetito
Fino a dove cominciano le montagne
E lì lo abbandono
Come si fa con un bicchiere vuoto
Nell'osteria ubriaca del sabato sera.
E facciamo facciamo che adesso
Invece di tornare proseguo
Rincorro una formica
Un rigogolo
Un cirro
E tutto resta così
Riassegnato agli spettri.


domenica 5 febbraio 2017

Mi cade la testa


Mi cade la testa
A ogni curva e ogni dosso
Dicono sia influenza
Ma io so che non è vero
La vedo rotolare dal freno all'acceleratore.
Poggiata sul sedile
Cade di nuovo
E guidare diventa un atto di concentrazione.
Mi cade la testa
E dicono sia stanchezza
Ma io so che non è vero. 
Sono andato a raccoglierla in birreria
Sotto il letto
Nella cesta dei panni sporchi
Faceva la sua figura
Sulla mensola
Insieme alle altre,
Ma è caduta di nuovo,
Senza farsi male e senza
Farsi vedere
Si è perduta come si perde
La pazienza
O il tempo
O un punto all'uncinetto.
Cade, cade ancora,
Forse è colpa del rasoio nuovo
Dei baffi storti
E della barba che non pesa
Abbastanza.
Vado a cercarla.
Non aspettatemi.
Buttate un occhio
Piuttosto
Dove vi siete sbucciati un ginocchio
Per l'ultima volta.
Se la trovate,
Ridatemela.



 

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