venerdì 30 gennaio 2009

Un tempo


C'era un tempo
In cui il volume era figlio
Leggitimo delle canzoni
Da zero ai proiettili
Con ali di farfalla.

I colori
Erano senza vergogna
I cibi
Senza tempo

La deontologia
L'encomio
Il pettinarsi
Erano zanzare
Congelate
Nell'acqua piovana
E non marcivano

Quel tempo
E' adesso
Ed è seduto
In un auto di lusso
Incollato al sedile


giovedì 29 gennaio 2009

Altri sassi


C'è un coglione
Che ha tentato di dare tutta la dignità
Alle pietre d'angolo
Usando troppe parole
Per costruire un solo edificio
Basta molto meno
Per dare valore a un sasso
E all'atto naturale
E perfetto del lancio.




mercoledì 28 gennaio 2009

Di labbra e di lenzuola


Ti ho svegliata
Dai sogni in cui costruivi
Foreste di cuscini e lenzuola
Castelli senza porte
Uccelli in volo senza zampe

Ti ho svegliata con uno schiocco delle labbra
Ed erano labbra
Che avevano fame
E sete
E una casa bellissima.
Avevano tempo
Ma non per le parole
E tremavano
Come mosche nel vento
Tiepido della sera

Così ho lasciato
Tutto a costruirsi
Sulle pieghe
Sulle gocce
Sui tremori
Delle labbra e socchiuse
O spalancate
Tu hai costruito castelli
Fatti solo di porte
Tane fatte di cuscini
Piramidi incollate di saliva
E a forza di labbra
E di lenzuola
Siamo rimasti chiusi dentro.


martedì 27 gennaio 2009

Pieghe


Non sai quanto
Le pieghe delle coperte somiglino
Alle viscere
Di un animale misterioso
Mai nato eppure estinto
Che porta i dentri solo nell'ombra
E respira con le code

Non sai quanto ho penato
Cercando le rughe
Le ciglia crespe dei vecchi
Il crinale dei tramonti
Che attraversano una foglia
O una città

Non sai quanto ho cercato
Nelle pieghe stirate
Da dita troppo leggere e bagnate

Affastellavo i singhiozzi nel mio carro
E non sai quanto
A ogni curva
Temevo gli urti
E l'imbarazzo

Quando arriverò alla fine
Delle finestre
Non sai quanto guarderò
E quanto lontano
Ma io
Lo so



lunedì 26 gennaio 2009

Raffreddore


E così è arrivato anche il raffreddore
A nuotare nei suoi starnuti
Con le orbite vuote
E gli occhi legati a un polso
Che ciondolano a ogni bracciata

Dice che sull'orizzonte scivola
Che i fazzoletti gli lasciano una compagnia
Decadente e annoiata

Dice che non può aspettarsi niente
Dalle rive e dalle loro brezze

Dice che ha sonno
E anche se nuota vorrebbe dormire





giovedì 22 gennaio 2009

Umidità

Certo
C'è troppa umidità
Troppo calcolo
Troppa premura

Le parole non fanno che correre
Al riparo da un'ombra all'altra
Delle siepi e dei pali
Della luce

Le strisce
Della linea di mezzeria
Sporche di terra e rane schiacciate
Si svegliano e cambiano posizione
Si arrotolano
Imitano un seno
L'ellisse
Le bisce
E tutto
Per inchiodare i pensieri alle porte
Di legno e carne
Da cui erano partiti

Come se tutto
Il dentro e il fuori del mondo
Fosse partito da un albero
O da un uccello


mercoledì 21 gennaio 2009

Una buona Vista

- E così hai avuto Vista?
- Sì, è venuto da me.
- E lo userai?
- Già lo uso
- Ami i cambiamenti?
- No
- Godi dei fastidi allora.
- Nemmeno
- E perché, dunque.
- Lo dice la donna col naso lungo
- Athen?
- No, Paris.
- Paris?
- Non ricordi?
- No
- Dice che è meglio cambiare.
- Ah.
- Già. Per questo ho cambiato.
- Anche se precedente mod ora non ti serve più?
- ne ho comprato un altro
- Anche se l'ufficio di prima non funzionerà più come prima?
- Userò un ufficio a scrocco
- E il bruciatore? Lo sai che devi cambiare vero?
- Ci sono tanti tipi.
- E del giocatore di canzoni che mi dici? E del negozio di foto?
- Troverò altri giocatori e altri negozi, prima o poi...
- E intanto?
- Sopravviverò di sole parole.
- Mmm
- Sì... decisamente mmm.
- Beh, in bocca al lupo allora
- Meglio all'aquila
- E perché?
- Ha una buona vista.


lunedì 19 gennaio 2009

Sbadataggini


Era venerdì
Giorno di primavere e fruscio di guance
E quel giorno soprattutto
Li vedevo guaire
E agitarsi

Vedevo i corpi appesi
Alle sigarette
Non del tutto fuori
Del proprio bicchiere
Si massaggiavano
Le spalle
Alcuni
A suo di ghigni
Altri seduti
Sul proprio sorriso
Ad ascoltarli

E mentre le primavere
Erano tutte
Piante con germogli dimenticati
Le guance
Zittivano i rossori.




sabato 17 gennaio 2009

Non ridere


Non ridere

Non è bello guardare le ombre
E scorgere le facce
I ghigni
Le boccacce

Non ridere perché un sorriso nero
Taglia i mari più delle onde
E come una zanzara lontana
Dalla riva
L'ombra l'ha
Ma non la vede.




venerdì 16 gennaio 2009

Il mare via le onde


E soffiava, soffiava il mare via le onde
Quasi con gioia
Con la determinazione di un bimbo che le vuole saltare tutte
E più sono grandi
E più ride
Mentre la schiuma discute stremata con i suoi capelli
Che non ne vogliono sapere di fermare i pensieri
E soffiava ancora
Il mare via le onde
Come i giganti delle fiabe
Le rughe di un albero
Le impronte di una serpe
Abituata a non strisciare più


mercoledì 14 gennaio 2009

Sputavi sangue


Ti ho visto
Sei arrivato di corsa e sputavi sangue
E negli occhi mi si sono rincorsi gli uragani
Mostri marini
Fatti di sale e persiane rotte
Cuori di zucchero ammuffiti
Col sudore appallottolato fra le pieghe delle vene
La rabbia
Era un desiderio di pulizia
Di pioggia che gattona verso il mare
Di piedi nudi che camminano sulla neve
Era un voler che altri non volessero più
Poi ancora
Gli uragani con briglie di cenere
Ma appena liberi
Tutto si è spento.

Era solo cioccolata.


martedì 13 gennaio 2009

Doccia

Ho sentito i pensieri
Di te
Scivolare nello scarico
Della doccia
Gorgogliare
In discesa verso il liquame
Le carcasse
Dei topi
Degli orgasmi
Del pranzi e delle cene
Si mescolavano furiosi
Ingrigivano
E poi selvaggi
Ora spruzzo, ora inganno
Su
A risalire i tubi
Incanalarsi come sogni in una vena
Per tutta la notte
A fioccare e stridere
Viscere di carta e salamelecchi
Che ho sempre preferito destinati ad altri
E quando
Chino
Mi lavavo i denti
Li ho sentiti esplodere
Ormai melma scura e vischiosa
Schiantare i rubinetti
Sventrare i termsifoni
I pavimenti.
Io sono rimasto a bocca aperta mentre loro
Mi cavalcavano sui denti
Mi soffocano
Sbriciolano la pelle del palato per farne deserto
E' appena giorno fatto,
Che già ho bisogno di un'altra doccia
Ma senza di te
Stavolta.


domenica 11 gennaio 2009

Tombe di ghiaccio



Tombe di ghiaccio
Fioriscono crepacci
Su ogni scoglio






sabato 10 gennaio 2009

Succo alla pera



Gente ne vedo tanta
Di quella che misura le giornate
Con le tacche della batteria
Che sa come funzionano
I distributori self service
I caselli automatici
Le code in tangenziale
Senza leggere le istruzioni
E io che sono di quelli
Distratti dalla vita in su
Che shiaccia sempre il prezzo
Al posto del numero
Mi ritrovo ogni volta con un succo alla pera
Che non volevo
Ma che alla fine berrò
Perché anche quello è mio.


mercoledì 7 gennaio 2009

Buoni propositi 2009


Prima di cominciare
Finire
E che non sia un caso

Schiacciare le dita
Una a una in un pugno
E poi gettarle lontano
Con i rimorsi
Che si fanno scontrini accartocciati
E i rimpianti
Vento
Che quello non costa niente
Ma si dimentica
Mentre per i primi
Il prezzo l'hai già pagato

Per i bei ricordi invece
Non dovrebbe essere difficile
Farne coriandoli
Intascarli per anni
Senza nasconderli mai.

E sperare poi
Di contaminare il proprio spazio
Cioccolato nel latte e non l'opposto

Ricordare che basta una goccia
Per disegnare un mare
Lungo una pagina
E non serve che le parole
Siano burrasca

Sapere che un guanto
Non veste bene l'altra mano
Ma al rovescio
E' magia
Che non perde il suo scopo

E per finire
Non dimenticarsi mai
Che è sempre più importante lo scatto
Della fotografia.





 

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