mercoledì 31 ottobre 2007

Prospettiva


La prospettiva dipende da dove guardi.
Da dove guardi dipende da dove sei.
Da dove sei dipende da dove vuoi essere.


martedì 30 ottobre 2007

Cag8 o diarrea?



Immaginando di interpretare il termine cag8 coma la contrazione del relativo verbo e del numero otto, e immeginando che tale numero si riferisca al numero minimo giornaliero di volte che qualifica l'attività in questione, credo che la condizione del primo termine sia di gran lunga preferibile alla seconda, che unisce le peculiarità quantitative a una scioltezza qualitativa decisamente fastidiosa.
Per fortuna oggi ho un po' di cag8.
Ma solo un po'.


venerdì 26 ottobre 2007

Luna da spremere


Luna da spremere
Stremata dalle stelle
Gonfia le guance.


mercoledì 24 ottobre 2007

Prestiti

Siamo fatti di sostanze
che prendono peso
e perdono consistenza.
Non ascoltiamo mai
Troppe volte una canzone
O un consiglio
O le storie degli amici.
Forse
Tutt'al più
Porgiamo l'orecchio
Forse prestiamo attenzione
Che però
Non rivogliamo mai indietro.


martedì 23 ottobre 2007

Il gattone rampante


Ho un gatto, uno dei tanti, che hanno preso sotto un po' di tempo fa. Da allora è zoppo. Corre male. Una pacchia per i miei cani. Non che lo mangino, ma diciamo che si divertono a infastidirlo.
Allora lui si è stabilito sul gazebo.
Sta sermpre lì sopra, quando non piove. Se piove si sposta sopra le cucce dei cani, o sporadicamente, si avventura sulle scale o in casa.
Mi piace questa sua scelta. E', a suo modo, ascetica. Potrebbe tranquillamente fare come gli altri, e ficcarsi sopra o sotto le auto, quando i cani gli rompono troppo. Ma lui dev'essere pigro, e pare non gli secchi passare le giornate stragattato (derivazione del aggettivo "stravaccato") sulla piega del buon vecchio telo per giardino.
Mangiare mangia, perchè è ciccione, e da poco abbiamo scoperto anche che tromba.
Era un paio di giorni, infatti, che stazionava per casa.
Pensavamo fosse per il freddo imminente, ma ci sbagliavamo.
Il suo obiettivo era Iran (o Iraq, non li distinguiamo, quei due gatti) la gattina bianca che potete ammirare in foto.
Come ogni coppia che si rispetti, lei all'inizio non voleva, lui è tornato sul gazebo, e oggi, lei lo ha seguito. Ora sono tutti e due là sopra a farsi le fusa e cercare di convicere qualcuno ad avvicinarsi, per essere coccolati.
Evidentemente lui le sta insegnando l'arte della pigrizia. E io apprezzo.


lunedì 22 ottobre 2007

Tasche


Ho visto il sole
cucire tasche sulle montagne.


venerdì 19 ottobre 2007

Invito a vivere bene

Ma quanto buio hai sotto le scarpe?
Quanto ne aggiungi
Ogni volta che resti fermo?

Quante penne sei riuscito a consumare
Completamente?

Quante volte non hai alzato la mano?
E quante poche te la sei lasciata prendere?

Quante stelle ti timangono da guardare?
Più o meno dei respiri che credi ancora di fare?


giovedì 18 ottobre 2007

Te li devi cercare

Te li devi cercare
Gli occhi.
Che a volte nelle facce mica li trovi.
Te li devi cercare sulle labbra
Nei vestiti
Nel colore delle guance
E quando non li trovi
Devi limitarti a leggere gli sguardi
Che quelli
Ci sono sempre.


mercoledì 17 ottobre 2007

Questa la capisco solo io

0.01 può essere un numero molto bello
e io oggi sono felice
Anche se questa la capisco solo io.



martedì 16 ottobre 2007

La casa delle cozze

Quei due pilastri di cemento laggìù mi hanno sempre ispirato misteriosità e sopranaturalezze.Credo di avergli parlato un paio di volte. Mentalmente o in silenzio come si fa di solito con le cose inanimate. Mi è capitato anche di pensarli come casa delle cozze, perdendomi nella frase "vado a nuotare fino a casa delle cozze".
In alta marea li ho sempre trovati un po' oscuri e maligni, soprattutto a mare calmo. La frase, in quei casi, diventava più intima: "col cazzo che vado a nuotare fino a casa delle cozze".
D'inverno invece, ritornano a essere due nudi pilastri di cemento, e a malapena li si degna di uno sguardo e se generano un pensiero è tutt'al più un ricordo. "Laggiù una volta c'era la casa delle cozze". Poi penso che tutti i pensieri, questo compreso, sono ricordi.


lunedì 15 ottobre 2007

Tasti da riempire con il dito


Sono stato a Novedrate, alloggiato nell'ex fabbrica dell'IBM, adattata a pseudoscuola. Nelle stanze, piccolissime stanze, c'era una radiosveglia. L'ho riconosciuta. Era la radiosveglia di quando prima non esistevano ancora le radiosveglie e si comprava la prima radiosveglia. Mi capite vero? Non importa. Tanto il bello di parlare da soli e che ci si capisce e che se non ci si capisce nessuno chede di rispiegare o scuote il capo con disappunto. Anche perchè, si sa, il mondo va a rotoli proprio per colpa di chi muove il capo con disappunto, senza fare nient'altro.
Comunque la radiosveglia l'ho riconosciuta. Significa che aveva quasi vent'anni. Era grande come un videoregistratore piccolo e coi tasti grossi che li riempivi a fatica delle dita. Ricordavo ancora il tasto snooze, che tradotto in italiano vuol dire: "schiaccia qui che puoi dormire ancora qualche minuto e poi io ricomincio a suonare, e tu penserai che è un po' più piano, ma sarà solo che sarai un po' più sveglio." Insomma, mi faceva tenerezza quel tastone. E' quasi un peccato che non le facciano più quelle cose grandi con i tasti che si fa fatica, a riempirli del proprio dito.


giovedì 11 ottobre 2007

Valigia


Preparo la valigia.
Metto un poco di calzini e un poco di mutande
Metto un bacio da portarmi compagnia
Metto una silenziosa musa che mi annusi i vestiti
Metto anche un caricatore
Ma con la spina e senza pallottole
Metto una valigia più piccola
Dentro una valigia più piccola
Dentro una valigia più piccola
Come le cose che non vorremmo più trovare
Quando ci osserviamo con attenzione.


mercoledì 10 ottobre 2007

Memorie con taglie grandi


Mi piaceva baciarti
Avevi il sapere della profondità
Della densità dei pinoli sul palato.
Godevamo dell'abbandono
Del respiro e della luce.


martedì 9 ottobre 2007

Perchè sempre io


C'è gente che in cinquant'anni di patente non è mai stata fermata dai carabinieri o dai vigili o dai police (si quelli con Sting, sia quelli senza). A me invece fermano sempre. Lasciamo perdere le multe, quelle non contano. Lì c'è un valido motivo per fermarmi. Correvo troppo, oppurestavo giocando a squash senza casco, o mi ero dimenticato di lavare l'auto; insomma, tutte cose per cui i vigili ti dan la multa. Ma aldilà della vigile municipale mi fermano un sacco di altre volte per il semplice controllo tipo: patente, libretto, come va?, bella serata?, buon lavoro? che ne dite dell'ultimo disco del Liga (ai carabinieri piace molto il Liga, non so perchè)
E dico io: ma perché proprio la mia auto?
Ne passano a decine, tutte a 60all'ora, eppure già li vedo da lontano che si fanno un cenno, e poi si fiondano in mezzo alla strada con quella originale paletta scacciamosche al volo, facendomi quei dolci cenni di accostare.
Poi va sempre a finire che si fa amicizia, è ovvio, visto che prima o poi si accorgono di avermi fermato almeno 5 o 6 volte nella loro carriera comincieranno che io sia una specie di divinità delle forze dell'ordine che porta un buon presagio quando gli controlli i documenti.
(Anche perchè se portassi sfiga col cavolo che mi fermerebbero di volta in volta)
A meno che....
Mi son fatto una foto. Come tutte le cose della vita (Pirandello docet) cambiano dentro l'occhio del guardatore. Allora ho capito. Anch'io, onestamente, mi sarei fermato...
Maledetta la mia faccia da assassino! :)


lunedì 8 ottobre 2007

Cose piccole

La tenerezza si nasconde sempre nelle cose piccole
E a volte
Non perde nemmeno tempo a nascondersi.


sabato 6 ottobre 2007

Li ho visti!

Li ho visti!
Passavo in auto e li ho visti...

Erano fuori da un locale
Esuli
Esili dentro ai giubbotti.
Fumavano
Alcuni nemmeno chiacchieravano.

Avevano pantaloni che costavano più del cellulare
Parole che valevano poco meno

Consumavano il tempo
Che mi accusavano di gettare dentro la tastiera

Li ho visti bene
Li ho visti in faccia
Li ho visti tutti

Ed erano tanti.


mercoledì 3 ottobre 2007

Uragano fra i coriandoli


Capita come oggi
Di svegliarsi con i sogni appiccicati alle suole
E il sonno infilato tra le chiappe
Come un paio di mutande strette.

Capita che è solo mercoledì
Solo ottobre
Eppure già il 2007

Se è così è meglio svegliarsi
Che qualcuno ti urli in faccia
Come uragano fra i coriandoli
BUONGIORNOOO!!!

E allora io mi grido così
Ogni mattina
Come uragano fra i coriandoli



 

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