domenica 28 aprile 2019

Il nome delle cose




Cerco il nome delle cose
Del gesto che porta
Il bordo umido
Del bicchiere alle labbra;
Dell'abito liso
Donato;
Del fiore non colto
Calpestato dalla volpe;
Del biscotto masticato a tarda ora
Sul tavolo ingombro di carta
E crepitare di colpe.
Cerco i nomi delle briciole
Uno a uno, delicatissimi
Forse solo suono.
Chi cerca con me
Sono le canzoni
I pipistrelli tra i fili della luce
I cuscini mal sprimacciati
Anche loro senza nome.
Voi che abitate il giorno
Non capirete
Avete pregato in cattedrali
Erette sui sostantivi
Su azioni dominate dai verbi.
Io cerco i nomi
Di notte, 
Nelle sfumature.


martedì 23 aprile 2019

Il muso dei monti


Scende dolce
Il muso dei monti intorno
Ad annusare
Il proprio riflesso affacciato
Alle rive del Tagliamento.

Il brusio stremato
Delle auto
Sbatte e ritorna e sbatte
Ancora
Su ciottoli e bottiglie sprofondato.

La stagione matura
I primi caldi e schiude
L'abbraccio allo zampettio
Della mosca.

Qualcuno s'apparta
Verso gli arbusti per pisciare
Dando loro
E a tutto il resto
Un nome dove prima
C'era solo spazio.


venerdì 19 aprile 2019

Quasi una virgola


Ho appena bevuto la birra in piazza 
Guardando questa luna, 
Anche troppo bella per questo mondo, 
Che va e viene dalle nuvole.

Fa ancora troppo freddo
Il fuoco sta bene acceso di notte, 
Anche se non serve a tenere lontano i lupi.

Mangio olive con il nocciolo e mi infastidisco, 
E mi chiedo com'è che siamo diventati 
Così schizzinosi.

Eppure oggi ho bevuto l'uovo crudo e caldo 
E sono andato in giro per la città puzzolente 
Di corsa e di stronzate.

Domani non lavoro eppure 
Non mi sembra poi una grande cosa. 
Non so che fare e mille cose avrei da. 

Questi capelli sono davvero tanto lunghi 
Ma continuo a non trovare dei perché 
Per tagliarli e continuano ad allontanare 
Il grigio come se non volessero farmi crescere.

ono bravo a rubare fiori, a regalare risate, 
A sputtanare talento, 
Ad apprezzare poesia.

Ascolto selah sue.
Leggo Cappello.
Scrivo di gerbilli e bibliogazze.
Dimentico gli amici e le loro vedove.
Nel frigo ho poca birra.
In cantina poco vino.
Soldi quasi niente.
Il punto della situazione alla fine è solo 
Una virgola
E ogni giorno così.


giovedì 11 aprile 2019

Parole soffiate


Ti sei seduta in una bolla
Di foglie e scricchiolii.
Da un pertugio
Soffiavi le parole
E noi
Noi che mai
Veramente
Siamo stati allegri
Mai incoscienti
Delicati.
Noi che mai siamo stati 
Magri e attenti
Ascoltavamo seduti
Nel silenzio della quotidianità
I silenzi smarriti
Dall'età.

Per tutti c'è un numero dell'orologio
Che piega e dondola e cede,
C'è per tutti un tempo
Per cercarlo sul tappeto
O sulle piastrelle sbreccate.
Più è grande la cifra maggiore
E' l'illusione
Del ritrovamento.

Abbiamo fame di tempo
Più di ogni altra cosa.


lunedì 8 aprile 2019

Il ragno nel tegame

Ho salvato le fragole!
Frammenti, schegge, gocce
Da unire al ghiaccio
Allo zucchero
Alla notte umida, 
Con una cannuccia senza futuri.

Il ragno
Dimorato l'armadio 
                        delle pentole
E' morto.
Giaceva in un tegame
Leggerissimo.
Dove si arrampicheranno ora
Le sue ragnatele?
Chi ne leggerà le geometrie?

Il fuoco annuisce
Di scricchiolii
Beato dall'essere
Sempre una bella cosa.

Nei loro letti
Muoiono un altro po'
I nostri padri e
Le madri
Mentre la festa
Della birra, del vino, dello sport
Plana da un volantino all'altro.



 

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