Sei tu,
Che vieni qui,
E bussi piano,
Lama e candela,
La mano sul cuore sbianca e spreme.
Sei tu,
O eri già tu,
Denti e distanza,
Una smorfia nelle viscere
E una nel piatto,
E distorta la vista,
Smorzato l'udito,
Distratti i fiori
E i frutti,
Torni a galla sporco di fango e miele.
E sei tu,
Ricordo,
Che prendi in spalla i piedi,
Voli basso ma voli,
Sputando dentro bare aperte,
Sugli occhi chiusi.
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