mercoledì 21 settembre 2011

Vana boria

Tu e le vanterie,
Le volgarità,
Le sigarette.

Tu e la voce alta,
Il più di quello che è,
Il qualcosa quando è stato nulla.

Tu e le amicizie finte,
Le esperienze gonfiate,
Le prime persone travolgenti.

Tu e questi vuoti:
Fuori dai bar
Nei negozi del centro,
In auto che parli lingue di trenta parole.

Tu che non fai per me
O per te,
Ma per altri.

Eppure basta una volpe,
Per un ricordo indelebile,
Un capriolo per cambiare il corso
di una vita.

Ma tu, 
Non li vedi
E io di certo
Non te li mostrerò.


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2 commenti:

Alessandra Parise ha detto...

Non so bene perché (o forse sì) ma con questa mi pare che tu abbia raggiunto nuovi orizzonti. E' come se tra il gelo di prima e il gelo di questo pezzo ci fosse un gradino verso l'alto.
La strofa che parte con Eppure è meravigliosa, qualcosa che ho trovato solo in alcuni "amori poetici" del mio passato.
E la foto è perfetta. Soprannaturale.

gelostellato ha detto...

Oh, grazie...
è per questoquindi che hai cliccato "sei proprio scemo" :)))

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