Ritardi
Figli di fanti e guanti
E incanti
Appesi agli stenti
Dei menti
Che annuire non sanno,
Per dire
Un danno
A tratti fanno
E le ire
Dei presenti lamenti
Sbiadite e contrite
Dimezzate dall'affanno
Raddoppiano vite
Con parole ossute
Che sbirciano il culo
Delle fiamme mute
E io che assisto
Allo spettacolo
E all'oracolo
Dalla faccia di mulo
ne pretendo la schiena
Sicura
Ossuta
E dalla faccia muta.
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