Le nostre mattine
Hanno per occhi un semaforo:
Verdi spalancati,
Gialli accigliati
E rossi stretti a fessura,
Bruciati dal vento.
Per mani,
Agitano i giornali,
Per dita,
Stringono l'odore del caffè.
Le mie mattine ridono
Senza denti
E parlano con un dito
Sui parabrezza appannati.
Le mie mattine sono tutte morte,
Ma simpatiche
E cagacazzi.
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