venerdì 19 aprile 2019

Quasi una virgola


Ho appena bevuto la birra in piazza 
Guardando questa luna, 
Anche troppo bella per questo mondo, 
Che va e viene dalle nuvole.

Fa ancora troppo freddo
Il fuoco sta bene acceso di notte, 
Anche se non serve a tenere lontano i lupi.

Mangio olive con il nocciolo e mi infastidisco, 
E mi chiedo com'è che siamo diventati 
Così schizzinosi.

Eppure oggi ho bevuto l'uovo crudo e caldo 
E sono andato in giro per la città puzzolente 
Di corsa e di stronzate.

Domani non lavoro eppure 
Non mi sembra poi una grande cosa. 
Non so che fare e mille cose avrei da. 

Questi capelli sono davvero tanto lunghi 
Ma continuo a non trovare dei perché 
Per tagliarli e continuano ad allontanare 
Il grigio come se non volessero farmi crescere.

ono bravo a rubare fiori, a regalare risate, 
A sputtanare talento, 
Ad apprezzare poesia.

Ascolto selah sue.
Leggo Cappello.
Scrivo di gerbilli e bibliogazze.
Dimentico gli amici e le loro vedove.
Nel frigo ho poca birra.
In cantina poco vino.
Soldi quasi niente.
Il punto della situazione alla fine è solo 
Una virgola
E ogni giorno così.


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1 commenti:

Anonimo ha detto...

come son dritte le foglie dell'erba appena spuntata a primavera, come frecce puntate verso il cielo. non hanno ancora conosciuto il caldo, la grandine o il vento. un giorno qualcosa le piegherà, ma quel giorno non è oggi.

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