Tante le cose che possiedo,
Tante quelle avute.
Ho avuto torto,
Fretta,
Sfiga,
Ho avuto per le mani un incubo
Con gambe rotte e storte.
I seni scarni dell'indifferenza
Ammiccano dalle porte socchiuse
Della vanità.
Una musa sperduta, in ritardo,
Abbandonata dai più
E dai diviso
Mostra i denti,
Stretta all'angolo,
Nel piatto ricco dell'ordinario.
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2 commenti:
"Ho avuto per le mani un incubo
Con gambe rotte e storte."
Bellissima poesia, soprattutto questi due versi...
ma grazie! anche se a me, quel verso, non piace mica :)
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