mercoledì 27 febbraio 2013

Portate

Tante le cose che possiedo,
Tante quelle avute.

Ho avuto torto,
Fretta,
Sfiga,
Ho avuto per le mani un incubo
Con gambe rotte e storte.

I seni scarni dell'indifferenza
Ammiccano dalle porte socchiuse
Della vanità.

Una musa sperduta, in ritardo,
Abbandonata dai più 
E dai diviso
Mostra i denti,
Stretta all'angolo,
Nel piatto ricco dell'ordinario.



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2 commenti:

Romina Tamerici ha detto...

"Ho avuto per le mani un incubo
Con gambe rotte e storte."

Bellissima poesia, soprattutto questi due versi...

gelostellato ha detto...

ma grazie! anche se a me, quel verso, non piace mica :)

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