mercoledì 5 ottobre 2011

Ghigne di vetro


Rose di pietra:
steli lunghi quanto il Monte Consùl,
Il profumo uno sgorgare selvatico di ruscelli.
E' qui dove vivi tu?
Oppure è laggiù,
Dove i cuscini hanno fame,
E masticano tutta notte come placide vacche?
Conosco anche i sepolcri gommosi delle arpie,
Dolciastri di burro e punti e virgola.
Hanno abitato lì i tuoi minotauri?
O nei hai fatto insaccati
Da donare ai virus?
E di tutte le altre case,
Delle loro ghigne di vetro,
Che ne hai fatto?
Finestre, specchi o bicchieri?


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