E ora che,
Per la prima volta è primavera
Per tutti voi, cuciti
All'incantesimo dei narcisi e delle primule,
O allo sprezzo esplosivo delle magnolie.
Solo per voi che non siete
Rimasti fuori,
Senza gambe, senza braccia,
Senza mani per battere sul vetro,
Senza occhi per lasciare uscire la malinconia
O entrare un raggio
Di luce,
Briscola
O bicicletta;
Ora che è facile
Insegnare l'inutilità
Ai germogli,
Non mi resta che il guscio
Di noci
E coleotteri.
Related Article:
quasi poesie
- Aspettiamo, aspettiamo
- La pioggia e la selce
- Scolora
- Le mie penne
- Una trappola dolcissima
- Vieni qui
- Luna, cieli, stelle,
- Di mani, le dita
- Ho fatto
- Un verbo di immobilità
- La ragione di chi grida
- Il nome delle cose
- Il muso dei monti
- Quasi una virgola
- Parole soffiate
- Il ragno nel tegame
- Piccola Parole Poesia
- Al ladro, al ladro
- Menzogne da poeta
- Con la precisione dello scrivano
- Consonante poesia
- Castelli
- Attesa luna
- Polvere malinconica
- Soldati
0 commenti:
Posta un commento