L'ho visto fuggire
E aveva le zampe come un circo
Il mantello svanito
Sollevato dal vento a tal punto
Che era diventato il sogno di una nuvola
L'ho rincorso ma lui si fermava
Ad aspettare che me ne andassi
E i denti
I denti
Erano fiori di campo,
Crochi e violaciocche
Beccate dai tordi e dalle cutrettole, fino a non
Lasciarne più.
E gli occhi
gli occhi
Erano spine
E la pelle zucchero
E schiuma
E cardamomo.
Quel che rimaneva
Dopo la lingua dei gatti
Era uno scheletro lisciato
Baffo della sera
Che si abbottonava l'imbrunire
Per non farlo fuggire
Ma l'ho rincorso
A perdifiato
Fino a che è rimasto solo
Un carcame di legno
A sbeffeggiare la risacca.
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