
Dicevi tu
Non ci sono giorni
In cui piove sempre
Dicevi
Così ti ho creduta
Di quelle certezze che restano
Anche lontane
Dalla propria fonte
Fiume che scorre incosciente
Non ci sono giorni
In cui piove sempre
Pensavo
E sorridevo alla verità
Che germogliava da quelle parole
Fino a pochi giorni fa
Ora la cantina trabocca
Di acqua color faggio e cannella
Porta a passeggio
Le bottiglie della collezione
Prive ormai dell’etichetta
Il pavimento del bagno
Spalma i pasti
Che feci giorni e giorni addietro
Le galline sbattono sciaguattando
Contro la rete del pollaio
Prigioniere di un deflusso capriccioso
Il cane
Come abbaiasse instancabile a un ospite misterioso
Rimane appeso al cancello
La testa incastrata
Le zampe penzoloni
Le mosche dove il pelo è già scivolato via
Io
Dal piano di sopra
Osservo la piovana marea
Che occhieggia e s’affaccia dall’ultimo scalino
Ora che ti sei ripresa
Anche la tua ultima menzogna
Non mi impressiona più
Vederti faccia in giù
Mentre i ratti ti usano
Come isola.
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