giovedì 29 agosto 2013

Muratori

Volevamo fare i marinai, gli esploratori,
Gli scrittori,
I medici;
Volevamo prendere sottobraccio la vita,
Avere pensieri attenti
E rigogliosi,
piuttosto che ombre, o sfumature.

Invece siamo muratori.

Costruiamo,
Non facciamo altro,
E costruiamo da mattina a sera,
E di notte,
E persino - se non di più - di domenica
E nei giorni di festa.

Ponti, case, castelli, intere città;
E marciapiedi e finestre, o muri sghembi.
Stremati dalla calce troppo secca,
Che cadranno col vento
Che porta distanza
O antipatia.

E siamo muratori incauti,
Imperterriti,
Che edificano frettolosi, su terreni molli,
Pur sapendo che un giorno...

Costruttori di affetti, sì,
Con sorrisi
E baci
E carezze
E memoria.

Ognuno col suo sacco di dolore
Sempre celato
Dalle macerie che verranno.


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1 commenti:

Romina Tamerici ha detto...

L'ultima strofa è la mia preferita.

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