Facciamo facciamo che adesso
Mi stendo e incrocio le mani
Sul petto
E per far posto alle mani
Si spostano papaveri e fiordalisi
Che vanno a rubare il posto alle margherite
Che vanno a rubare il posto alle stucchevoli rose
Che non trovano di meglio che crescere sull'asfalto
Schiacciate così le spine come il profumo.
Facciamo facciamo che adesso
Apparecchio un tavolo di posate e prigioni
La sedia tessuto di bugie
I Piatti di paglia
Odorosa d'estate
Oppure terra
Secca e senza semi.
Facciamo facciamo che adesso
Porto a spasso l'appetito
Fino a dove cominciano le montagne
E lì lo abbandono
Come si fa con un bicchiere vuoto
Nell'osteria ubriaca del sabato sera.
E facciamo facciamo che adesso
Invece di tornare proseguo
Rincorro una formica
Un rigogolo
Un cirro
E tutto resta così
Riassegnato agli spettri.
Related Article:
poesie col buio dentro
- C'è questa faccenda
- xmas tree
- Cose che non vogliamo fare più
- Scoiattoli e rami grossi
- Futuri possibili
- Le dita, le rondini
- Ho preso una scatola
- Svegli e morti
- Le stelle d'ìnverno
- Vigliaccate da offrire
- Desideri neri
- Interiore
- Per voi
- Senza chiamarci per nome
- Carne cruda cuore
- Sulla polvere nel grande anfiteatro
- Demoni e nuvole
- Cattiva ultima
- Fame
- Lei, senza
- Possano gli agnelli
- In gola al buio
- E volevo
- Portate
0 commenti:
Posta un commento