venerdì 22 novembre 2013

Guancia scapola

Tu intenerita
Dal grembo del sonno,
Mi dormi addosso,
Guancia scapola,
Languido culmine in punta
Di piedi,
Il tuo fiato tiepido,
Che scavalca le labbra.

Tu neve.
Briglia dei passi
Che separano le valli
Dai palpiti,
Le carezze dalle forre,
Senza criterio alcuno.

Tu indocile,
Musa sterile,
Pascoli un gregge
Di brividi
Tra una mano e il seno.


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