Lei è venuta qui,
Senza bussare, senza
Suonare il campanello,
Senza vestiti, senza
Le gambe e
Senza nemmeno il cuore.
E' venuta e noi, senza
Accorgercene l'abbiamo
Carezzata,
Derisa,
Ignorata,
Poi abbiamo giocato un carico
Quando era in terza
Di briscole.
Lei che a volte vince a punti,
A volte
Per abbandono.
Ma non si fa vedere in faccia,
Ama,
Accende i fuochi,
Scuote i muri per farsi notare.
Lei,
Malattia,
Compra senza dare
Disegna senza mani
Quadri che verranno.
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4 commenti:
Mi piacciono le tue poesie con il buio dentro... solo che è difficile commentarle.
L'ultima strofa mi è piaciuta davvero tantissimo.
ma che vuoi, son pensieri venuti così, quindi commentare, in effetti, è un di più, quasi un regalo. Metterò la casellina con scritto "piaciuto" :)
comunque grazie... penso tu sia una dei pochi che leggono i pensieri di gelo :)
Oh, io non le sopporto le caselline. Commento volentieri, anche se vorrei saper dire cose sensate!
e ci hai ragione, ora le tolgo va, :)
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