Il mio sonno è come un vento.
Una mano con dita di fiato, unghie mietute dalla pelle
Di una schiena,
Di una guancia piena.
Il mio sonno è nella delicatezza del sorriso
Nel viso angusto della buona sorte
Nelle crepe dei mattoni e nelle bestemmie
Derise,
Masticate,
Gettate in faccia alle albe e
Alle attenzioni.
La luce si chinerà sulle finestre, presto,
Cieca megera dagli occhi benevoli;
Chiamerà,
Riderà,
Segnerà con un graffio, una ruga,
Una crepa che pareva
Non esserci stata mai.
Il mio sonno,
Docile,
Piega la testa e cammina via,
Scalzo
E silenzioso.
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