Di un sipario bucato,
Da cicche e sforbiciate
Gettate a casaccio,
Senza allungare le braccia,
Che mi dici?
Di una tempesta di carte,
Scartoffie e cartacce,
Che imbratta le scrivanie
E dondola nelle liste
Delle cose da fare,
Che mi dici?
E dei lupini,
Delle lucciole,
Della gomma pane,
Delle cabine telefoniche?
E dell'alba,
Soprattutto,
Che non abbiamo mai la pazienza
Di osservare.
Related Article:
quasi poesie
- Aspettiamo, aspettiamo
- La pioggia e la selce
- Scolora
- Le mie penne
- Una trappola dolcissima
- Vieni qui
- Luna, cieli, stelle,
- Di mani, le dita
- Ho fatto
- Un verbo di immobilità
- La ragione di chi grida
- Il nome delle cose
- Il muso dei monti
- Quasi una virgola
- Parole soffiate
- Il ragno nel tegame
- Piccola Parole Poesia
- Al ladro, al ladro
- Menzogne da poeta
- Con la precisione dello scrivano
- Consonante poesia
- Castelli
- Attesa luna
- Polvere malinconica
- Soldati
0 commenti:
Posta un commento