I gelsi privati
Dei rami e delle ombre
Stanno come soldati
Rughe in pugno
Stremati, a difendere
I campi dalla strada
Che ugualmente li trafigge.
Un cartello
Stradale e freddo
Di tanto in tanto
Ordina la ritirata
Ma la gola è recisa
E così il tatto
E l'udito.
E le radici
Sono il cancro della disillusione.
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