Hai avuto la faccia
Di miele,
Un soffio,
A incapricciarti di deboli rughe.
Hai avuto gli occhi
Di porcellana,
Una mano sapiente,
A dipingere le iridi.
Hai avuto labbra
Di cera,
Profumate,
Da sciogliere e liquefare,
E pelle troppo sottile,
Da guardarti i seni e vederti
Il cuore.
E hai avuto mani
Di buio,
Con carezze
Da bucare il ventre;
E un sesso di tenebra,
Vortice furibondo,
Labirinto caldo
E tomba.
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