domenica 27 gennaio 2019

Attesa luna



Siamo qui per aspettare.

I rumori della vite che stringe
La vita alla caffettiera;
Della porta
Che libera il latte dal frigo:
Né cigolio, né soffio.
Il sospiro del rubinetto,
Il crocchiare disorganico del fuoco
Premuto dalla ghisa.

Aspettiamo questo.

E sincera, frivola, gretta,
La nostra sfinge inginocchiata
Non sa le risposte, né le brama.

Siamo ad aspettare i castelli
In aria, che qualcuno ci dirà
Costruiti sulle briciole di pane
Della cena.
Dalle porte, dai portoni sciamano
Amici e amanti mai avuti.
E ancora li aspettiamo.

Siamo stati amati, più volte,
Cittadini di un regno compromesso
Fuggiaschi
Abbiamo voluto ciò che ci voleva
                                            [tradendo.
E tradito indomiti
Le viscere e le eccezioni,
Gli entusiasmi e le nostalgie.

Cosa aspettiamo adesso?

Non abbiamo forse messo da parte il denaro
Per la bara nostra
E dei nemici?
Quello che ci aspetta non è
Pantomima o epifania.
La luna rotta dall'eclissi
Tornerà da sola
Tra qualche anno.


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