venerdì 15 agosto 2014

Anatre, formiche, scoiattoli


Al parco il fiume
Ha sputato fuori le anatre:
Pascolano sculettando fra panchine e altalene.
Sono silenziose.
Sembrano allegre.
Un cane magro sfugge al guinzaglio:
Rincorre senza abbaiare
E le ali frullano.
Una formica corre sulle righe
Del mio libro.
Gnaghi fa gna gna, 
Il primo morto viene ucciso per la seconda volta e tutto finisce;
La formica se ne va.
Aspetto che qualche scoiattolo, per pranzo,
Mi tenga compagnia.




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4 commenti:

Riccardo Sartori ha detto...

Dellamorte Dellamore?
Letto eoni fa, adolescenziando.
Com'è rileggerlo in età adulta?

gelostellato ha detto...

a me è piaciuto molto. ma mi stanno piacendo molto tutti i suoi romanzi

Riccardo ha detto...

Io ho letto da poco "i mostri", o un titolo del genere. Da me lo trovi. Comunque, Sclavi è bello perché ha più chiavi di lettura: da adolescenti ci trovi l'orrore spiccio, da adulti quello fra le righe, e sonp sicuro che da vecchi ci si possa trovare pure quello del senno di poi!

gelostellato ha detto...

mostri, sì, bellissimo, con gnaghi che è sia qui che là,
devessere in effetti possibile, l'apprezzare cose diverse, anche se penso che letto anni fa non avrei apprezzato molto come adesso, forse. :)

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