Sarà tardi sarà notte
E manderò una carezza impacciata a cercarti
Un seno.
Tornerà a mani vuote
Con le guance rubizze
Di un imbrunire accaldato.
Un'altra verrà a cercarti
I fianchi,
Sarà tardi sarà notte
Ma verrà a lisciare il tronco germogliando
Ansiti e proibizioni.
L'altro seno si stringerà alle dita
Come un papavero al grano,
Una serpe alla preda,
Un'unghia alla propria mano.
Sarà tardi sarà notte sarà
E tornerà la mano stretta
A coppa a cercare
E trovare asperità
Laddove prima era piana
Sensuale e in attesa muta.
Si riprenderà la carezza
Ancora e ancora
Perché sarà tardi
Sarà notte.
E ogni sete sazierà la propria
Fame.
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