Conto le anatre, sotto questa luna delle quattro
Ogni notte che torno
Con il cuore abbarbicato, confuso, macchiato, sulle spalle
Vicino al collo
A farmi le fusa.
E' il mio?
E il sudore asciutto e goduto
Sulla pelle delle scapole,
Disegna isole di fremiti trascorsi
Nel mare delle impurità.
Ho unito i puntini tra i capezzoli scuri
Seguito come un cane la linea della schiena
Fino all'ombelico
Così mi distraggo contando
Le anatre svogliate
Contrariate dal risveglio,
Dalla mia prepotenza
Tiro loro addosso, il cuore
E' il mio?
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