Albeggia.
Sull'asfalto asciugano macchie di temporale;
Sono spettri,
Pecore,
Draghi,
Fiori,
Biscotti morsicati.
Li immagino in fretta e li metto via,
Prima che il giorno ne faccia invisibile schiavitù.
Fatta la sangria,
Pulito un cassetto,
Aggiungo a quello dello scorpione,
I baci
(I morsi?)
Delle zanzare.
Ho disegnato un fantasma dagli occhi a palla,
Mi fissa da ore o io
Fisso lui.
Fuori passano le prime auto.
Dove andate?
Dove vado se non vengo con voi?
Poggio la matita:
Ora è tempo di caffè.
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