C'è un litro di latte, sul tavolo, andato a male,
Un moscone che sbatte sul vetro
Un baffo
Di zucchero vicino alla tazzina
Del caffè.
C'è quiete, fuori, sotto la luna a farsi grattare
La pancia
Viziosa.
Due o tre delle mie unghie
Sono ancora sporche di vernice,
Aspetterò mezzanotte, e me ne andrò camminando piano
Verso la piazza,
Con nelle orecchie il mio cuore di terracotta:
A ogni passo un coccio calpestato
A ogni passo
Dieci respiri smarriti
O fuggiti, che non ritorneranno più
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