Il freddo farcisce il cielo buio di stelle: le inchioda quasi tutte, alcune le incolla. Gli echi dei colpi di martello rimbalzano sui tronchi, sui cartelli stradali, giungono ai sogni senza passare dalle orecchie. Loro, prese a coppie, ci guardano, a terne ci annusano pure; una in più e son già costellazione. Oppure è solo una tovaglia sbattuta: briciole di qualche divinità immaginata, della sua cena, o colazione.
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