La luna la notte
Scorsa
Sembrava una scodella
Il fondo in giù
Sbreccato sbiadito poggiato
Sopra una stella,
Riempita di buio
A sufficienza
Da esser colazione
Per tutti
Inghiottita in fretta
Chi tanto, chi troppo
E nessuno nulla
Lasciando star
Che non sia tonda tanto
Si deve
E poi
Il tepore sempre ritorna
Sempre
Ci distrae
Siano nuvole, rugiada o galaverna
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