I profili sono le mani delle cose d'esse prive,
I comignoli scheggiano i tetti, i perdigiorno pitturan le città;
Le metà dei terzi contano i secondi
sommano uno, poi ricominciano.
In tutto questo merito,
cerco una colpa da frustare,
cavalcare, stringer le briglie per farla sanguinare
sputare i denti e la lingua
calpestati dagli zoccoli lungo la fuga
che mi porterà altrove
dove i profili sono mani,
e i tetti
manigoldi.
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