Sono stato a raccogliere le more,
Sotto la pioggia e sotto
Un cielo di fumo avanzato
Da una giornata caldissima.
Potevo pisciare senza mani
Davanti al mais superbo
E molto più alto di me.
Non c'era nessuno,
Nemmeno zanzare e tafani.
Mi sono saziato ricordando
Il rosso e il nero: bagnati e brillanti,
Sono tra i pochi colori
Che ti infilano in tasca e corrono
Via,
Senza chiederti niente,
Togliendoti chili e centimetri, e regalandoli,
All'intorno di un tempo
In cui le ginocchia erano sbucciate,
E le brutte figure,
Risate.
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3 commenti:
Credi di avertelo già detto, ci sai fare con la poesia, rispecchia i tuoi momenti.
Bravo.
Scusami, io non sono per l'anonimato!
Ciao
Elisa Sala
oh :) quando è un complimento va bene anche l'anonimato :D
ciao!
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