Ci sono ingredienti misteriosi, insospettabili.
Non so per la ricetta di cosa.
So che tagliarsi le unghie ha un senso diverso
più piccolo e sterile
se non hai un giardino, un accappatoio comodo,
dei cani che credono tu gli stia dando del cibo
e scioccamente annusano il nulla,
caduto nell'erba,
rialzando il capo speranzosi.
Mi piace immaginare,
in giornate come oggi,
le nuvole della pioggia che si vestono da cornice
ogni volta che possono
trattengono gli scrosci
per mettersi in posa
e il respiro,
per l'effimera vanità di magrezza
che abbiamo tutti noi.
Riempire meno spazio,
in questo mondo già tanto bello
senza di noi.
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