Allora?
Cos'è questo Natale?
Dove lo avete messo?
Lo vedo, occhieggiare dalla tasca:
E' una busta, un intruglio di auguri,
Oppure lo avete chiuso
A soffocare in una scatola
Di cartoncino glitterato?
E' lui che bussa?
Di quale canzone batte il tempo?
Cosa vi chiede?
Da quanto non ne mandate una
A memoria?
Da quanto non vi sbucciate un ginocchio
Per un salto imprudente?
Da quanto avete smesso di correre
Senza motivo?
O di aprire le braccia e girare a raccogliere
sole vento pioggia?
E' là, forse, nascosto in tutte quelle occhiate
Altrui?
Quella vergogna vana e sterile,
Annidata nelle bottiglie piene, regalate,
O in quelle vuote, riciclate?
Ha la faccia ossuta, Natale, gli occhi tatuati
E la bocca ancora
Da tagliare, il naso
Da bucare.
Vi offre
A mano tesa
Sul palmo gelato
Coltello e cacciavite.
Le vostre mani calde, strofinate,
Non mancheranno
E non mancheranno
La presa.
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