Animali di legno, bardati di linfa, fuggivano
Gli scrosci.
Saettavano immobili
Di desiderio
Le pieghe della pelle spaccate e spaccate ancora
Un rigo di pianto
La pioggia
Un velo di calore
La nebbia.
Zampe di legno, nodose allo sguardo,
Scalpitano
E il suono di legnetti ritma il bosco
E le sue farfalle.
Animali di legno, stanchi di correre via
Di sole che ghigna
Da lontano
Di fiamme che bruciano solo la corteccia
Stanchi delle foglie che sanno solo marcire o solleticare
Un afflato poroso
Il respiro.
Un dente malato
Il riposo.
Musi di legno, nasi troppo asciutti,
Sospirano
E il suono delle tastiere vive di radici
E mastica farfalle.
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1 commenti:
scrivi benissimo...davvero..cercavo altro per studiare su internet ed invece m ritrovo a leggere le tue poesie,davvero belle.ele.
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