giovedì 29 agosto 2013

Muratori

Volevamo fare i marinai, gli esploratori,
Gli scrittori,
I medici;
Volevamo prendere sottobraccio la vita,
Avere pensieri attenti
E rigogliosi,
piuttosto che ombre, o sfumature.

Invece siamo muratori.

Costruiamo,
Non facciamo altro,
E costruiamo da mattina a sera,
E di notte,
E persino - se non di più - di domenica
E nei giorni di festa.

Ponti, case, castelli, intere città;
E marciapiedi e finestre, o muri sghembi.
Stremati dalla calce troppo secca,
Che cadranno col vento
Che porta distanza
O antipatia.

E siamo muratori incauti,
Imperterriti,
Che edificano frettolosi, su terreni molli,
Pur sapendo che un giorno...

Costruttori di affetti, sì,
Con sorrisi
E baci
E carezze
E memoria.

Ognuno col suo sacco di dolore
Sempre celato
Dalle macerie che verranno.


giovedì 22 agosto 2013

Uno di quelli

Oggi sono uno di quelli,
Uno di quelli con più tasche,
Che mani,
E con più fame che sazietà.
Uno che viene dal sacco
[di corda e carta e vesti
In cui conservano quelli che hanno
Da dire
Ma non l'han detto ancora.
Che si sono litigati le rughe
Una per una
Con risate sporche e lacrime sottili;
Che han lottato per ogni chilo
Perso e preso,
Per ogni cicatrice,
Ogni morso,
Ogni taglio,
E ogni angusta prigione
Con il disinteresse dei forti.
Uno di quelli che hanno scarpe
Da riempire di passi,
E non di piedi 
[o vuoti, o legno, o giornali
E valigie usate
Per conservare lune
Anziché stelle e canzoni.
Uno di quelli che ha poca vergogna,
 Molte bugie
Nessuna coscienza;
E dei ricordi tutti, non distingue età:
Li ripone nella madia pulita
Del passato e non li mangia più. 
Oggi, non solo oggi,
Sono uno che non ha avuto
Rimpianto alcuno;
Che è fatto male e non lega, 
[né scioglie, né assicura;
Uno di quelli che molte volte ha perso
Il guinzaglio,
Troppe lo ha ritrovato.
Uno con la faccia sporca,
La barba fatta male,
Il cuore cattivo dei bimbi che hanno un capriccio solo
Che vale o regna.
Uno 
A cui bene o male
Non serve niente,
E non manca
Nessuno.




venerdì 16 agosto 2013

Passa Ferragosto


Passa Ferragosto,
Col chiasso incollato ai piedi
Nudi,
La faccia sporca di gelato e un sorriso
Triste,
Di chi ha già dato tutto il meglio,
Per quest'anno
O questa vita.
Lui passa
Ormai non suda più,
Non spalanca le finestre;
Tiene in mano
Una manciata di bottoni,
Alcuni scuciti,
Scompagnati,
 Altri nuovi, da attaccare.


lunedì 12 agosto 2013

Soffiati via

Non siamo stati attenti,
Non abbiamo ricordato, né portato con noi
L'occorrente.
Ci siamo sentiti a disagio, imbarazzati, miseri.
Siamo stati quelli in disparte, cone le mani sperdute a cercare
Una posizione, una preghiera che non sia
Nelle tasche.
Abbiamo ammazzato senza pietà
Sbadigli, puzze, starnuti.
Seppellito i loro corpi in gola o nelle viscere.
Per chi, poi?
Non ce lo siamo chiesto mai.
 Le virgole, le parentesi
I fiocchi dei regali così bel fatti
E piegati
Da soffiare via,
Come le estati della giovinezza
Fino al fiume più vicino.



 

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